Nel Settembre dello scorso anno, Apple ha pubblicato sul Play Store Google l’applicazione Move to iOS. L’applicazione permette agli utenti di trasferire in blocco tutte le proprie informazioni personali come contatti, foto, note e così via, da un dispositivo Android ad un iPhone. Sebbene l’applicazione sia valutata negativamente da migliaia di fanatici che non hanno apprezzato l’apertura di questo canale di migrazione facilitato, le statistiche Google dichiarano più di 1milione di installazioni.
Alcune fonti riportano che Apple stia lavorando ad un’applicazione speculare, in grado di permettere la migrazione da iPhone ad Android. L’applicazione, questa volta per iOS, permetterà il trasferimento dei propri dati personali e multimediali da iPhone verso Android e quindi verso un account Google. Tuttavia, questa apertura alla concorrenza non è di certo guidata da un fair play reinventato in casa Apple. I fini sono ovviamente di tipo economico e contrattuale.
Apple avrebbe ricevuto forti pressioni dagli operatori telefonici leader in territorio americano, che vorrebbero una procedura semplificata di migrazione da iPhone a Android. La difficoltà di trasferimento dei dati sembrerebbe scoraggiare una crescente percentuale di potenziali clienti che rinunciano in questo modo a cambiare dispositivo, rallentando il mercato ed arrecando danno economico alle compagnie telefoniche.
Applicazioni, strumenti e guide che semplificano la migrazione da iPhone ad Android di certo non mancano, quasi tutti i produttori hanno almeno uno di essi e Google stessa ha una pagina di supporto dedicata agli utenti iPhone. Ma sembrerebbe non essere abbastanza, pertanto Apple ha comunque acconsentito allo sviluppo di una sua applicazione ufficiale e ne ha predisposto lo sviluppo.
La data di uscita non è stata ancora programmata, né si sa se vi siano concrete intenzioni di un rilascio o si tratti di un teatrino per accontentare i colossi della telefonia. È normale che le intenzioni di Apple siano quelle di vincolare su iPhone quanti più utenti possibile piuttosto che spianargli la strada per Android, a maggior ragione se si pensa che l’applicazione per Android ha favorito molti passaggi verso i nuovi 6S. Fonte | Telegraph