Omicron: la variante del coronavirus sembra non essere così pericolosa

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Omicron ormai è già tra noi tanto che i casi associati a quest’ultima sono sempre di più, anche se di fatto è più difficile rintracciare i suddetti a causa di una mutazione della suddetta variante. Se da un lato risulta ormai ovvio che si diffonde più velocemente rispetto alle altre varianti, anche della Delta, ci sono anche delle notizie un po’ più confortanti.

Secondo alcuni dottori sudafricani, paese dove è stata praticamente individuata la Omicron all’inizio, i casi gravi di infezione sembrano essere in percentuale minore delle precedenti varianti. Questo in generale dovrebbe rendere meno problematico gestire i flussi di ospedalizzazione, ma ci sono comunque altri problemi. Se a livello percentuali i numeri sono più bassi, con più casi di Covid-19 in assoluto ci sono anche più casi gravi.

 

Omicron: la nuova variante del coronavirus

Alcuni dati relativi alla variante Omicron:

  • Solo il 30% circa delle persone ricoverate in ospedale con Covid-19 nelle ultime settimane si è ammalato gravemente, meno della metà del tasso rispetto alle prime settimane delle precedenti ondate di pandemia.
  • Questa volta le degenze ospedaliere medie per Covid-19 sono state più brevi: circa 2,8 giorni rispetto agli otto giorni.
  • Solo il 3% dei pazienti ricoverati di recente con Covid-19 è morto, contro circa il 20% dei primi focolai del paese

Le parole degli esperti: “Al momento, praticamente tutto indica che si tratta di una malattia più lieve. Siamo all’inizio e abbiamo bisogno di ottenere i dati finali. Spesso i ricoveri e i decessi avvengono più tardi e siamo solo da due settimane a questa ondata”.

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