Open Fiber, usare la fibra ottica per monitorare i terremoti

La società Open Fiber ha fatto partire un progetto sperimentale dove verificare un terremoto grazie al sistema della fibra ottica

Open Fiber è una società di telecomunicazioni italiana fondata nel dicembre 2015 e interamente controllata dalla società energetica italiana Enel, al fine di costruire una rete di accesso indipendente basata su fibra ottica. Per tutti, infatti, quando si parla di quest’ultima la si vede ovviamente come metodo di connessione ad Internet veloce, che di solito raggiunge i 100 Mb/s.

Ma la fibra ottica può essere utilizzata anche per altro, e nello specifico per monitorare i terremoti. E’ questo il nuovo progetto sperimentale di Open Fiber, chiamato “Meglio” (Measuring Earthquakes signals Gathered with Laser Interferometry on Optic fibers).

 

 

Monitorare i terremoti con Open Fiber

Questa sperimentazione parte dal fatto che quando si verifica un terremoto la fibra ottica si allunga minimamente e produce un cambiamento di fase nel segnale luminoso che può essere misurato con precisione, e dunque determinare se si è verificato un sisma. Da qui poi si contattano i centri appositi che determinano epicentro ed intensità. Per raggiungere lo scopo, in ogni tratta di fibra ottica verranno installati una coppia di sensori laser ultrastabili per il rilevamento della variazione di fase descritta in precedenza.

Il progetto di sperimentazione avrà una durata di quasi 2 anni, e così l’azienda si è espressa: “Questa sperimentazione dimostra ancora una volta come l’infrastruttura estesa e capillare in fibra ottica sia uno strumento abilitante non solo per il trasporto dei dati, ma anche per innumerevoli applicazioni tecnologiche come, in questo caso, il monitoraggio dei terremoti.”, ha comunicato Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato Open Fiber.