In molti dicono di bere sempre molta acqua, ma c’è sempre un’eccezione alla regola. L’esagerare può essere dannoso, e nel caso dell’acqua può portare all’iperidratazione, ossia un intossicazione che può verificarsi quando ne beviamo troppa. Secondo il National Institutes of Health, bere troppa acqua può causare uno squilibrio nel nostro corpo, costringendo il liquido a spostarsi dal sangue all’interno delle cellule, facendole gonfiare.
Il gonfiore al cervello può essere grave e talvolta fatale. Può anche scatenare convulsioni e coma. Inoltre, i reni filtrano tutto ciò che beviamo e assicurano che i livelli di liquidi nel flusso sanguigno rimangano bilanciati. Quando beviamo troppa acqua, i reni fanno gli straordinari, lasciando il corpo stressato e affaticato. Ma come facciamo a capire quando stiamo superando il limite massima? In realtà per arrivare ad un overdose d’acqua bisognerebbe berne davvero tanta, ossia litri e litri, quindi questi casi fatali sono estremamente rari e isolati.
Detto questo, quanta acqua si dovrebbe bere in un giorno? Sfortunatamente, non esiste una quantità giornaliera esatta raccomandata per il consumo di acqua. In definitiva, il consenso tra gli esperti è di bere fino a quando non si ha sete e poi smettere. Un buon modo per capire se abbiamo bisogno di bere più acqua è dare un’occhiata alla nostra urina. Se è troppo scura, probabilmente siamo disidratati e necessitiamo di bere di più.
Per coloro che sono più attivi, a volte aiuta bere bevande sportive, che contengono più elettroliti. In questi casi tuttavia bisogna prestare attenzione alla quantità di zucchero presente nelle bevande. Se vogliamo tuttavia quantificare, gli esperti consigliano di bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno. Ovviamente in caso elevata esercizio fisico, malattia, allattamento o nelle zone più calde o umide la quantità potrebbe cambiare in base alle esigenze.
Foto di Colin Behrens da Pixabay
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