Ebbene si pare che la Panasonic abbia deciso di progettare una batteria flessibile al litio. Ciò accade in un periodo in cui queste, ovviamente non flessibili, sono sotto il mirino di tutti. Il recente inconveniente verificatosi con i Samsung Galaxy Note 7 non ha fatto altro, infatti, che evidenziare quanto possa essere pericolosa una batteria di questo tipo sottoposta a surriscaldamento.
E’ proprio su questa pericolosità che la Panasonic ha deciso di dare un taglio. La sua nuova batteria ricaricabile avrà infatti la possibilità di piegarsi ripetute volte. Senza che ciò faccia perdere carica e sopratutto senza che si rompa l’involucro esterno causando la fuoriuscita dell’elettrolita. Quest’ultimo causa delle esplosioni, in quanto è infiammabile nonchè tossico.
Panasonic: come funziona la batteria flessibile ?
Le batterie flessibili della Panasonic hanno uno spessore che non supera i 0.55 mm. La loro caratteristica principale, come si legge dal titolo, è la resistenza alla torsione. Queste infatti possono sopportare flessione del raggio di 25 millimetri e riescono a resistere fino ad un angolo di 25 gradi.
Un aspetto risulta molto importante di questo prodotto, che lo distingue dalle altre batterie già progettate. Stando ad alcuni test condotti in laboratorio, è risultato che le batterie Panasonic in questione riescono a mantenere inalterato il livello di carica anche dopo varie torsioni.
Dopo 1000 cicli di carica e scarica, la differenza tra le batterie sottoposte a flessioni e quelle mantenute a riposo risulta variabile di un solo punto percentuale. Un vero portento se si pensa che nessuno prima era riuscito a progettare un prodotto del genere.
Sono state presentate tre varianti di questa batteria, tutte con la stessa tensione di 3,8 Volt. Le capacità di queste sono rispettivamente di 17,5, 40 e 60 mAh.
Consideranto che un dispositivo come ad esempio uno smartphone ne necessita migliaia, si può dedurre che queste non siano state progettate per questo tipo di uso. Il progetto risulta ancora in fase iniziale e da come ha affermato l’azienda, questi primi 3 modelli saranno adatti ad oggetti che richiedono un’elevata autonomia come ad esempio smart card, smart clothing e wereable simili.
In pratica un insieme di oggetti che necessitano di batterie resistenti, ma che non hanno grandi necessità energetiche.
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Panasonic: le batterie flessibili sono pensate per stare a contatto con il corpo
Come ha spiegato la stessa Panasonic, le tre batterie sono state appositamente progettate per stare a contatto con il corpo umano. Il fatto che queste non si surriscaldano o rompono dopo migliaia di piegamenti e torsioni permette a queste di poter essere integrate in dispositivi che rimangono a lungo termine sul corpo senza nessun tipo di pericolo.
Come già annunciato, si tratta di un progetto ancora in fase di sviluppo e quindi richiederà un po’ di tempo prima di vedere delle batterie con capacità energetiche più grandi. Anche se ancora non è chiaro se sia possibile collegare in serie le varie batterie per ottenere capacità più cospicue.
Per quanto riguarda l’introduzione sul mercato ci vorrà un po’ di tempo ancora. I primi campioni si presume che vengano consegnati entro la fine di ottobre. Dopodiché si darà avvio ad ulteriori test e sperimentazioni al fine di portare il prodotto finito sul mercato nel minor tempo possibile.