Il morbo di Parkinson è una di quelle malattie così complesse che nonostante sia abbastanza comune ci sono ben poche verità concrete e valide per tutti. Cosa causa la malattia? Ci sono diversi indiziati e secondo un nuovo studio c’è da aggiungere anche il tricloroetilene chimico, o TCE.
Si tratta di una sostanza già nota per avere effetti cancerogeni e se una volta era utilizzato ampiamente, ora è stato messo da parte, ma non per tutto. Prima era presente per la produzione di caffè decaffeinato e anche per il sistema di correzione delle macchine da scrivere e per il lavaggio a secco dei vestiti. In Europa l’uso è limitato così come in alcune zone degli Stati Uniti, ma un po’ meno in Asia e soprattutto in Cina. Adesso è legato anche ad alcuni casi di Parkinson.
Un agente chimico legato a casi di Parkinson
Le parole dei ricercatori: “Il TCE è una semplice molecola a sei atomi che può decaffeinare il caffè, sgrassare le parti metalliche e lavare a secco i vestiti. Il tempo che intercorre tra l’esposizione e l’insorgenza della malattia può essere di decenni. Gli individui, se fossero consapevoli della loro esposizione alla sostanza chimica, potrebbero essersene dimenticati da tempo. Coloro che hanno lavorato con il solvente o che vivevano vicino a un sito contaminato potrebbero aver cambiato lavoro o essersi trasferiti, rendendo difficile la valutazione retrospettiva dei potenziali cluster.”
Lo studio si è basato su dati ristretti, ma comunque concreti. Sono state fatte indagini sui casi di Parkinson nei lavoratori di alcuni impianti industriali che usavano il TCE e in un altro caso su 200 coppie di gemelli. Nelle coppie in cui uno dei due era stato esposto all’elemento, il rischio di malattie era cinque volte più alto.