I panda giganti nella Riserva naturale nazionale di Foping, nella Cina centrale, amano strofinarsi e rotolarsi nel letame di cavallo ricoprendosi tutto il corpo. Secondo un nuovo studio, i ricercatori, guidati dai ricercatori dell’Istituto di zoologia dell’Accademia cinese delle Scienze, credono di averne capito il motivo, la cacca di cavallo contiene composti che potrebbero aiutare gli animali ad affrontare il freddo.
I panda selvatici (Ailuropoda melanoleuca) nella riserva sono spesso risultati attratti dagli escrementi dei cavalli che a volte passano attraverso la riserva. La cosa ha incuriosito i ricercatori, dato che in natura, il panda non interagisce con questi ungulati.
Per cercare di risolvere il mistero, i ricercatori hanno analizzato 38 casi di questo tipo, registrati con telecamere a infrarossi nella riserva da giugno 2016 a luglio 2017. I panda tendevano a rotolarsi nella cacca di cavallo che avesse meno di 10 giorni. Queste feci contengono composti naturali, chiamati beta-cariofillene (BCP) e beta-cariofillene ossido (BCPO), che sono scarsi nello sterco più vecchio.
Una volta fatta questa scoperta, i ricercatori hanno aggiunto questo composto al fieno dei panda allo zoo di Pechino, scoprendo che gli animali prediligevano il fieno trattato con questi composti, a volte strofinandoselo su tutto il corpo.
Un’altra peculiare caratteristica che i ricercatori hanno scoperto in questo comportamento, è che i panda tendevano a rotolarsi negli escrementi di cavallo quando faceva più freddo, a temperature comprese tra -5 ° C e 15 ° C. I ricercatori hanno ipotizzato quindi che i due composti, BCP / BCPO, potrebbero aiutare a mantenere caldi i panda giganti.
Non potendo condurre ricerche di laboratorio sui panda, specie super protetta, come spesso avviene il team di ricerca si è rivolto ai topi. In studi di laboratorio è stato quindi confermato che questi composti aumentano la tolleranza al freddo degli animali. Il team ha infatti scoperto che nelle cellule, il BCP-BCPO blocca i recettori che recepiscono il freddo nei panda.
Anche se non ci sono prove concrete, gli autori “hanno fornito solide prove a livello molecolare per spiegare con eleganza il comportamento unico”, come ha affermato Fan Yang, biofisico della Zhejiang University School of Medicine.
Stare al caldo in inverno può essere difficile per i panda, dato che non vanno in letargo e la loro dieta ipocalorica di bambù rende difficile immagazzinare grasso in eccesso. È quindi possibile, secondo gli autori, che i panda abbiano adottato questo comportamento per migliaia di anni, poiché antiche rotte commerciali attraversavano già questa zona montuosa.
Ph. Credit: FUNWEN WEI
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