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Gli scienziati hanno esaminato un pesce simile allo storione vissuto 300 milioni di anni

Lo storione è un longevo pesce che vive sui fondali marini spesso definito un “fossile vivente”. Questo a causa della sua forma anatomica rimasta praticamente la stessa nonostante siano passati centinaia di milioni di anni. Sembra come se l’evoluzione su questa specie si sia fermata e non abbia più effetto sull’animale. Per questa bizzarra particolarità il pesce è stato protagonista di un nuovo studio pubblicato sul Zoological Journal of the Linnean Society.

Per venire a capo di questo mistero, i ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno preso in esame l’antico Tanyrhinichthys mcallisteri, un pesce che viveva, circa 300 milioni di anni fa, in un estuario che oggi è il Nuovo Messico. Questo pesce aveva sembianze molto simili agli storioni tra cui il muso sporgente, tuttavia pare abbia intrapreso un percorso evolutivo differente. Quest’evoluzione ha dato vita ai moderni storioni appartenente alla famiglia degli Acipenseridae.

I ricercatori hanno scoperto che le caratteristiche che hanno permesso al Tanyrhinichthys di prosperare nel suo ambiente hanno avuto origine in diversi lignaggi di pesci. Lo storione è considerato una specie ‘primitiva’, ma ciò che gli scienziati stanno dimostrando è che lo stile di vita dello storione è qualcosa per cui è stato selezionato in determinate condizioni e si è evoluto più e più volte.

Pesci simili, ma percorsi evolutivi differenti

L’intera forma di questo pesce è simile ad altri abitanti dei fondali, con strutture simili a canali sul suo muso concentrate nella parte superiore della testa. Probabilmente in questi canali erano posizionati degli organi sensoriali. Questi erano in grado di rilevare vibrazioni per consentire al pesce di consumare la sua preda. I ricercatori hanno notato che molte delle specie che vivevano in ambienti simili possedevano musi più lunghi come se avessero un’antenna sul muso.

Secondo gli scienziati queste caratteristiche avrebbero senso dato che vivevano in un estuario. Con le correnti dei fiumi e l’acqua torbida questi antichi storioni usavano altri organi sensoriali anziché la vista per rilevare le prede. Ciononostante, altre caratteristiche della morfologia di altri pesci antichi sono diverse da Tanyrhinichthys; come se abbiano avuto una discendenza diversa. Nemmeno lo storione moderno sembra discendere dal Tanyrhinichthys. I lunghi musi sembrano invece essere un esempio di evoluzione convergente. Oppure molti lignaggi di pesci diversi potrebbero essersi evoluti allo stesso modo per adattarsi al loro ambiente.

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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