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Peste suina africana: un’altra possibile pandemia?

Già da più di due anni il vice premier cinese aveva affermato durante una conferenza di voler incrementare misure di sicurezza per un possibile nuovo focolaio. Ovviamente ancora non esisteva il Covid-19, ma si trattava di una malattia pericolosa che colpiva principalmente i maiali: la peste suina africana.

È stata identificata per la prima volta nel 2018 e a differenza dell’attuale virus Covid-19 non colpisce la saluta umana e nei maiali porta ad un tasso di mortalità del 100%. Questa malattia è davvero preoccupante in Cina in quanto è il principale consumatore di carne suina e la maggior parte delle specie provengono da qui.

 

Possibile nuova pandemia in Cina, si tratta di peste suina africana

Proprio per questo la Cina potrebbe diventare un serbatoio di virus se questa malattia diventasse endemica. Secondo i dati ufficiali rispetto al 2018 il numero dei casi è leggermente aumentato passando da 105 a 12. Tuttavia secondo alcuni esperti la Cina non sarebbe del tutto sincera sui casi effettivamente reali esistenti fino a questo momento. Potrebbero infatti far passare un quadro preoccupante come qualcosa di non pericoloso.

Si afferma che secondo i dati questa malattia minacci la povertà, la vulnerabilità e la sicurezza elementare, portando ad una sostanziale resilienza al cambiamento climatico. Misure come il monitoraggio vigile della mandria e l’abbattimento dei suini che presentano sintomi di PSA potrebbero aiutare a contenere l’attuale epidemia. Tuttavia contenere la malattia in Cina non è un compito facile. Molti piccoli allevatori di suini si affidano almeno in parte agli scarti alimentari e ai rifiuti di cucina per nutrire i loro maiali. Mentre la broda è una fonte economica di foraggio, gli standard di bio sicurezza o sicurezza alimentare non sono sempre rafforzati.

Sebbene siano in corso diversi studi sui vaccini contro la PSA, un vaccino commercializzato è nella migliore delle ipotesi tra uno o due anni se i prototipi attuali si dimostrano sicuri ed efficaci. In definitiva questi possibili vaccini rendono il controllo della malattia più difficile.

Foto di ChiemSeherin da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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