Il regno animale è ricco di comportamenti a volte strani, a volte stupefacenti e a volte, come in questo caso, dannatamente terrificanti. Il video riportato qui sotto mostra uno di questi ultimi, con quelli che sono inequivocabilmente ragni che, altrettanto inequivocabilmente, “piovono” dal cielo.
Gli aracnidi in questione fanno parte del genere Parawixia, della famiglia degli Araneidae, ma non c’è da preoccuparsi: sebbene in prima analisi possa sembrare che stiano effettivamente piovendo dal cielo, questi ragni stanno in realtà cooperando tra di loro per costruire una gigantesca ragnatela su nel cielo, e ciò non è altro che una tecnica (alquanto raffinata) di caccia.
Per quanto possa sembrare apocalittico, questo fenomeno è abbastanza comune nell’area in cui è stato registrato il video, specialmente in condizioni climatiche favorevoli (caldo e umido), tanto che non è neanche la prima volta che un video del genere (in cui viene mostrato lo stesso comportamento) viene caricato in rete.
Il video è stato filmato da João Pedro Martinelli Fonseca, il quale stava visitando la fattoria dei suoi nonni in Espìrito Santo do Dourado, a circa 250 km a nord-est di São Paulo, quando fu “colpito e spaventato” nel vedere questi centinaia di puntini neri sospesi nel cielo. Per gli abitanti del luogo invece questo fenomeno è tutt’altro che preoccupante: questi ragni infatti predano insetti o talvolta anche piccoli volatili e non sono dannosi per l’uomo.
Il regno animale e le sue stranezze
E’ anche degno di nota la tecnica di caccia e di “parto” di un altro insetto, la Ampulex Compressa, chiamata in gergo “Vespa Gioiello”, nome comune che si è meritata grazie alla sua colorazione intensa. Essa è, al suo stato larvale, un parassitoide (da non confondere con i parassiti) dello scarafaggio americano (ormai cosmopolita), ed è famosa per l’incredibile precisione con la quale inietta delle neurotossine nelle sue vittime (gli scarafaggi americani sono molto più grandi di loro) per poi portarle nel suo nido e depositare in esse le proprie uova.
A questo punto le larve che nascono dalle uova si nutrono dello scarafaggio, facendo molta attenzione a non ucciderlo subito (nei secoli hanno infatti sviluppato una tecnica che gli permette di nutrirsi degli scarafaggi, loro vittime predilette, in modo tale da non toccare organi vitali e decretarne la prematura morte).
Cosa c’è di interessante in questa vespa? Oltre la specializzazione fuori dal comune delle loro larve, c’è di molto interessante proprio la parte della neurotossina che iniettano nelle vittime.
Secondo degli studi, la vespa infatti punge la sua vittima non una, ma ben due volte, e non sono punture fatte a caso: la prima puntura infatti ha come bersaglio un punto ben preciso nel torace dello scarafaggio, punto che è responsabile del movimento del suo primo paio di zampe. Dopo essere stato (in modo reversibile) immobilizzato, arriva la seconda puntura: quella nel capo.
Contrariamente a quanto si pensava, questa neurotossina non avvelena lo scarafaggio: essa ha come obiettivo rendere lo scarafaggio docile, una sorta di ipnosi. Lo scarafaggio infatti, nel momento in cui la vespa lo porta nel nido, non sarebbe impossibilitato nei movimenti: potrebbe voltarsi e fuggire via in ogni momento ma, semplicemente, non lo fa.