Foto di Robina Weermeijer su Unsplash
I frammenti più piccoli di plastica possono raggiungere ogni anfratto nel nostro pianeta e ormai, come abbiamo scoperto, anche del nostro corpo umano. Le ultime scoperte hanno visto che può raggiungere i polmoni, ma quanto in profondità? Le vie aeree del nostro organismo sono complesse e più di va in profondità lo diventano ancora di più così come le varie strutture diventano più piccole e fragili. Capire fino a dove i frammenti possono raggiungere implica capire i possibili danni alla salute.
Come una tecnica definita pionieristica, alcuni ricercatori hanno cercato di capire il limite della plastica. A seconda del tipo di respirazione che si mette in atto, l’effetto risulta diverso. Per esempio, respirano con una frequenza definibile normale, i frammenti più comuni finiscono circa a metà delle narici. Se invece si hanno dei respiri più profondi, questi piccoli pezzi possono raggiungere il tratto respiratorio superiore e inferiore.
Le parole dei ricercatori dietro lo studio: “Le microplastiche più grandi hanno mostrato una tendenza alla rapida deposizione nelle vie aeree superiori, mentre le nanoplastiche più piccole hanno mostrato una maggiore probabilità di fuga o di raggiungere generazioni di vie aeree più profonde. L’inquinamento atmosferico da particelle di plastica è ormai pervasivo e l’inalazione è la seconda via più probabile per l’esposizione umana.”
Tutto questo è ovviamente un pericolo. I frammenti di plastica nei nostri polmoni hanno la capacità di infiammare le cellule e innescare una serie di effetti negativi sulla salute in generale. Come sta diventando se più palese, tutto questo diventerà un topic sempre più importante in futuro.
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