Nella provincia orientale cinese del Fujian, è stato festeggiato giovedì un importante traguardo nell’ambito delle infrastrutture ferroviarie: l’inaugurazione della linea ferrovia ad alta velocità Fuzhou–Xiamen. Questa nuova linea collega tre città chiave della regione: Fuzhou, Xiamen e Zhangzhou. Ciò che la rende straordinaria è il fatto di essere la ferrovia ad alta velocità più veloce di tutta la Cina e di includere un ponte imponente che attraversa le acque marine, consentendo ai treni di raggiungere una velocità massima di 350 km/h.
Questo ponte marittimo, noto come il ponte della baia di Quanzhou, è una parte fondamentale dei 277 km totali della ferrovia ad alta velocità Fuzhou-Xiamen ed è lungo ben 20,3 km, di cui 8,96 km costituiscono la porzione marittima (va notato che il futuro ponte sullo Stretto sarà lungo 3.660 metri). Questo imponente ponte è di tipo strallato semi-galleggiante, caratterizzato da due torri e doppi piani di cavi. La sua costruzione ha avuto inizio nel lontano 2017.
Grazie a questa nuova linea ferroviaria, il viaggio tra Fuzhou e Xiamen richiederà solamente 55 minuti, consentendo ai passeggeri di spostarsi tra queste due importanti città in meno di un’ora. Un progresso incredibile nell’efficienza dei trasporti nella regione.
L’intera opera è stata progettata dalla China Railway Siyuan Survey and Design Group Co e il suo completamento è stato incredibilmente rapido, richiedendo meno di sei anni. Questo è un esempio dell’impegno costante della Cina nel migliorare e sviluppare la sua infrastruttura ferroviaria ad alta velocità.
È interessante notare che, entro il 2022, la Cina aveva raggiunto un’eccezionale rete di 42.000 km di ferrovie ad alta velocità in funzione, con una considerevole parte di esse che operava a velocità di 350 km/h, superando i 3.200 km nel giugno 2022. Il Paese ha anche annunciato recentemente un piano ambizioso per trasformare il Fujian in una zona di sviluppo integrato con Taiwan, creando nuove opportunità di connessione e collaborazione tra le due regioni che si trovano di fronte l’una all’altra.
Ph. credit via La Repubblica