Pornhub: un uomo non udente ha fatto causa al sito d’intrattenimento per adulti

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Pensavamo di averle sentite tutte, ma dagli Stati Uniti arrivano notizie davvero fuori dall’ordinario. Yaroslav Suris, cittadino americano non udente, ha citato in giudizio il celebre sito pornografico Pornhub dopo essersi reso conto che la maggior parte dei video che l’uomo consultava non presentavano alcun sottotitolo, privandolo quindi di buona parte dell’esperienza e dell’intrattenimento che si aspettava.

Pornhub

Suris, peraltro abbonato Premium del sito, sostiene che in questo modo siano stati lesi i suoi diritti di disabile, impugnando l’American Disabilities Act, una legge sui diritti civili che proibisce qualsiasi tipo di discriminazione basata sulla disabilità. Constatata la mancanza di sottotitoli nei video delle categorie di cui abitualmente usufruiva, il signor Suris ha deciso di portare in tribunale il network richiedendo un risarcimento danni adeguato alla lesione dei propri diritti civili, oltre che misure più eque allo stesso sito, cui è stato richiesto l’inserimento di didascalie dei dialoghi in tutti i video presenti.

 

Il signor Suris ha invocato l’American Disabilities Act per difendere i suoi diritti, ma i vertici di Pornhub si difendono

Effettivamente, anche se in molti video è possibile attivare le didascalie con i sottotitoli, per moltissimi altri questa funzione non risulta disponibile. Per un sito che vanta oltre 5 milioni di video disponibili gratuitamente, sembra essere una mancanza piuttosto pesante, considerando che al giorno d’oggi questo tipo di materiale è liberamente accessibile a chiunque possieda un computer o uno smartphone.

Pornhub

Nonostante il duro attacco del signor Suris e la sua decisione di chiamare in causa i vertici di Pornhub, il vicepresidente del sito Corey Price si è difeso, cercando di spiegare meglio la situazione, limitandosi però a dichiarare: “Secondo il signor Suris staremmo ostacolando le persone disabili non consentendo loro la fruizione del nostro sito. Anche se generalmente non rilasciamo dichiarazioni pubbliche su cause in corso, mi limito a ricordare a tutti i nostri utenti che la nostra piattaforma prevede una categoria dedicata per questo tipo di pubblico e per questo tipo di esigenze“.

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