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La pressione sanguigna aumenta più rapidamente nelle donne

Mercoledì scorso è stato pubblicato uno studio riguardo le differenze di misurazioni della pressione sanguigna negli uomini e nelle donne mentre invecchiano, il cui risultato offre nuove intuizioni sul perché i due sessi sperimentano malattie cardiache in modi diversi. A partire dalla giovane età adulta, lo studio ha rilevato che le donne sperimentano un aumento più marcato della pressione sanguigna rispetto agli uomini. Ciò suggerisce che i cambiamenti biologici possono influire sul rischio di una donna per determinati tipi di malattia e possono iniziare a manifestarsi già nei suoi 20 anni.

 

La pressione sanguigna nelle donne

“Molti di noi in medicina credono da tempo che le donne semplicemente “raggiungano” gli uomini in termini di rischio cardiovascolare”, la dott.ssa Susan Cheng, autrice dello studio e direttore della ricerca sulla salute pubblica presso lo Smidt Heart Institute presso Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles“La nostra ricerca non solo conferma che le donne hanno biologia e fisiologia diverse rispetto alle loro controparti maschili, ma illustra anche perché le donne possono essere più suscettibili allo sviluppo di alcuni tipi di malattie cardiovascolari e in diversi punti della vita”, ha aggiunto Cheng.

Il grande studio, pubblicato sulla rivista JAMA Cardiology, ha rintracciato quasi 33.000 persone tra i 5 e i 98 anni in più di quattro decenni. I ricercatori hanno osservato un aumento più marcato delle misurazioni della pressione arteriosa per le donne a partire dai 20 anni, aumenti che sono continuati per tutta la vita.

Cheng ha fornito l’esempio di un’ipotetica donna di 45 anni e di un uomo di 45 anni, che entrambi si presentano allo studio medico lo stesso giorno con una pressione sistolica (il numero più alto) di 140 mmHg. Quella lettura sarebbe considerata ipertensione per entrambe le persone. Ma secondo la nuova ricerca, la pressione sanguigna della donna è aumentata di più e nel tempo è aumentata più rapidamente di quella dell’uomo per raggiungere i 140.

“I modi in cui pensiamo e miriamo a prevenire o curare la pressione alta probabilmente devono essere più personalizzati, almeno per sesso”, ha infine affermato l’esperta, che dunque apre a nuovi modi di controllare e intervenire sulla salute delle persone.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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