Un nuovo studio ha identificato alcune modifiche evolutive nella laringe o casella vocale, che distinguono gli umani dai primati stessi e che sono alla base di una capacità indispensabile per l’umanità: parlare. Un esame della casella vocale, o laringe, in 43 specie di primati ha mostrato che gli esseri umani differiscono dalle scimmie per la mancanza di una struttura anatomica chiamata membrana vocale: piccole estensioni nastriformi delle corde vocali.
Gli esseri umani mancano anche di strutture laringee simili a palloncini chiamate sacche d’aria che possono aiutare alcune scimmie e scimmie a produrre richiami forti e risonanti ed evitare l’iperventilazione. La perdita proprio di questi tessuti, secondo lo studio, ha portato a una fonte vocale stabile negli esseri umani che era fondamentale per l’evoluzione del linguaggio: la capacità di esprimere pensieri e sentimenti usando suoni articolati.
La semplificazione della laringe ha permesso agli umani di avere un eccellente controllo del tuono dei suoni del parlato lunghi e stabili. Le strutture vocali più complicate nei primati non umani possano rendere difficile il controllo delle vibrazioni con precisione. Le membrane vocali consentono ad altri primati di emettere richiami più forti e acuti rispetto agli umani, ma rendono più comuni le interruzioni della voce e le irregolarità vocali rumorose. Come sappiamo la laringe è un tubo cavo nella gola che è collegato alla parte superiore della trachea e contiene le corde vocali, è usata per parlare, respirare e deglutire.
Il lignaggio evolutivo che ha portato alla nostra specie, l’Homo sapiens, si è separato da quello che ha portato ai nostri parenti viventi più stretti, gli scimpanzé, circa 6-7 milioni di anni fa, con i cambiamenti laringei che si sono verificati qualche tempo dopo. Nello studio sono state incluse solo le specie viventi perché questi tessuti molli non sono adatti a essere conservati nei fossili. Ciò significa anche che non è chiaro quando siano avvenute le modifiche. è possibile che la semplificazione laringea sia nata in un precursore umano chiamato Australopiteco, che combinava tratti simili a scimmie e simili a umani ed è apparso per la prima volta in Africa circa 3,85 milioni di anni fa, o più tardi nel nostro genere Homo, apparso per la prima volta in Africa circa 2,4 milioni di anni fa. L’Homo sapiens è nato più di 300.000 anni fa in Africa.
I meccanismi di produzione del suono nelle persone e nei primati non umani sono simili, con l’aria dai polmoni che guida le oscillazioni delle corde vocali. L’energia acustica così generata passa poi attraverso le cavità faringea, orale e nasale ed emerge in una forma governata dal filtraggio di specifiche frequenze dettate dal tratto vocale. La parola è il modo udibile di espressione linguistica basato sul suono e gli esseri umani, soli tra i primati, possono produrlo. Paradossalmente, l’accresciuta complessità del linguaggio parlato umano ha seguito una semplificazione evolutiva.
Il morbo di Alzheimer non è curabile, difficilmente prevedibile in quanto non si conosce appieno il percorso dietro l'origine, ma…
La dieta volumetrica è un regime alimentare ideato dalla nutrizionista Barbara Rolls, basato sul principio di assumere alimenti con un…
Negli ultimi cento anni, il fondale del Tamigi ha restituito centinaia di ossa umane, portando alla luce un mistero che…
Un team di ricercatori cinesi ha identificato un nuovo ceppo di coronavirus nei pipistrelli, denominato HKU5-CoV-2. La scoperta arriva dall’Istituto…
Nonostante un nuovo iPhone sia stato presentato pochi giorni fa, sul web già si pensa ai modelli che usciranno nei…
La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 ha rappresentato un passo cruciale nella lotta alla pandemia, contribuendo in modo significativo…