Psichiatri insufficienti in tutto il Regno Unito, stanno costringendo i bambini con disturbi alimentari, e altre persone in difficoltà, a lunghe attese per accedere alle cure mediche del servizio sanitario Nazionale. Circa un consulente psichiatrico su dieci, risulta mancante, e il tasso di posti vacanti sembra raddoppiato negli ultimi sei anni, secondo un importante sondaggio condotto dal Royal College of Psychiatrists.
Le persone più disagiate, dalla mancanza di questo servizio, sono i pazienti con disturbi alimentari, i minori di 18 anni con problemi di salute mentale e le madri che lottano contro la depressione post-parto. Il professor Wendy Burn, presidente del Royal College, ha dichiarato che i risultati sono “molto allarmanti”, e ha sollevato dubbi sul fatto che i piani governativi ambiziosi per migliorare l’assistenza sanitaria mentale sarebbero falliti.
Il rapporto, avverte, che le crescenti lacune nella forza lavoro psichiatrica arrivano in un momento di maggior domanda di assistenza per problemi psicologici. La carenza di psichiatri, infatti, ha un impatto devastante sulla vita dei pazienti, che si sentono lasciati soli in momenti particolarmente delicati. Le organizzazioni no profit, che si occupano prevalentemente di disordini alimentari nei bambini, hanno espresso molta preoccupazione per questa situazione, che potrebbe avere gravi conseguenze per i piccoli pazienti.
Questa situazione ha un effetto dannoso su quei pazienti, poiché il trattamento precoce è la chiave per una ripresa completa. Il supporto per i pazienti con anoressia nervosa, bulimia nervosa e altri disturbi alimentari è una parte fondamentale dell’assistenza sanitaria mentale, a causa dell’elevato tasso di suicidio, ad essi collegati.
Ma, per fortuna, il dipartimento della Sanità e dell’assistenza sociale ha dichiarato di aver riconosciuto il problema, affermando : “L’ampliamento della forza lavoro per la salute mentale è una priorità fondamentale”. “Il nostro piano interinale di persone del SSN ha messo in atto azioni immediate, che intraprenderemo per coprire i posti vacanti e garantire il personale di cui abbiamo bisogno per il futuro, aumentando i tirocini nelle Università di oltre 5.000 e rafforzando la forza lavoro attraverso una maggiore assunzione internazionale“.
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