Qualcomm rivela tutte le caratteristiche per il lettore d’impronte del futuro: sarà possibile integrarlo nei display degli smartphone o su qualunque superficie in vetro e metallo. Questa ultima caratteristica gli consente di poterlo inserire anche su superfici fin’ora impensabili, come ad esempio il corpo in alluminio degli smartphone di ultima generazione.
Qualcomm Fingerprint Sensors è la nuova generazione di sensori d’impronte ad ultrasuoni. Una tecnologia che Qualcomm ha sviluppato da un pò di tempo, ma che non è riuscita a decollare. Questa nuova iterazione però risulta essere una soluzione molto più completa ed allettante per tutti i produttori di smartphone.
Troviamo infatti non solo sensori per il rilevamento biometrico delle impronte digitali, ma anche rilevazione del battito cardiaco e del flusso sanguigno. Se a questo aggiungiamo che può essere utilizzato sott’acqua e che ci saranno anche gesture direzionali, abbiamo il quadro completo del lettore d’impronte del futuro.
Qualcomm presenta il lettore d’impronte del futuro, ma c’è da aspettare ancora un pò
Le due soluzioni, Qualcomm Fingerprint Sensors per vetro/metallo e per display arriveranno in tempi differenti. Per i display degli smartphone si parla di disponiblità a partire dal Q4 2017, quindi entro la fine dell’anno. I produttori di smartphone dovranno poi implementarlo nei propri telefoni, quindi ci vorrà ancora qualche mese.
Per i sensori da applicar su vetro o metallo bisognerà aspettare la prima metà del 2018. Le caratteristiche tecniche comunque valgono tutta l’attesa. I nuovi sensori di Qualcomm funzionano su schermi OLED spessi 1.200 μm, mentre per vetro fino a 800 µm e 650 µm per l’alluminio.
La versatilità è uno dei punti chiave dei nuovi prodotti Qualcomm: potranno essere utilizzati anche su processori di altre marche, nonostante i nuovi processori Qualcomm Snapdragon 660 e 630 siano ottimizzati per l’utilizzo congiunto con sensori di nuova generazione.
Vi lasciamo con un video in cui è possibile “toccare con mano” la bontà dei nuovi sensori di Qualcomm. Per lo scopo è stato utilizzato un ViVo XPlay 6 modificato a dovere.
Fonte: Qualcomm