Conoscete l’esistenza di una app, con relativo sito web per chi non utilizza dispositivi, in grado di misurare in qualche modo la bellezza? Un tool destinato sicuramente a far parlare molto di sé, specie se è in grado di mettere in discussione il nostro ego e la nostra autostima.
Per poter funzionare, bastano pochi istanti e pochi click. Ovviamente, potete trovare tutte le scuse plausibili su eventuali insuccessi o punteggi relativamente negativi: l’indice di bellezza è sicuramente una cosa soggettiva, che tiene conto di molteplici fattori non replicabili da un semplice software. Inoltre, poter valutare la bellezza da una sempilce fotografia.
Tale strumento nasce dalla collaborazione tecnica del Politecnico di Zurigo con la famosa app di incontri Blinq: è stato realizzato dapprima un sito web, sul quale è possibile caricare una propria fotografia, e delle relative app per dispositivi, integrati in Blinq. Ovviamente, è preferibile utilizzare un selfie, chiara e senza occhiali, con una risoluzione decisamente alta…
L’app per misurare la bellezza
Il risultato ottenuto viene riprodotto in un indice, che va da “Hmmm…” per i più brutti, poi “Ok”, “Nice”, Hot, “stunning” (splendido) e “Godlike” (simile.. a un dio!).
Non mancano, tuttavia, in alcuni casi particolari, delle situazioni particolarmente imbarazzanti o poco veritiere: è evidente come, alla fine, nonostante venga utilizzato un algoritmo che dovrebbe avere delle solida basi scientifiche, qualcosa può non quadrare: potrebbero variare i canoni di bellezza (è realizzato in Svizzera, ricordiamolo); oppure, il sistema potrebbe ritenere particolarmente affascinante qualche elemento particolare della nostra persona come… i denti nell’esempio seguente:
Un hacker si è forse intrufolato nei sistemi della ETH Zurich o nel database di Blinq? Non so, ma almeno… ridiamoci sopra. Il CES 2016, in questi giorni, sta mostrando numerose innovazioni che segneranno il nostro futuro nei prossimi anni, e molte di queste sono basate sull’intelligenza artificiale, molto più simile a quella che vediamo nei film di fantascienza rispetto a quella che possiamo immaginare sui nostri device, magari con Siri, Cortana o Google Now. Apple sta già lavorando su applicazioni in grado di riconoscere emozioni ma, almeno per ora, possiamo… dormire sonni tranquilli. E lasciare che i nostri partner continuino a sceglierci e valutarci, in maniera oggettiva, senza alcun ausilio tecnologico. Ma ancora per quanto? Link | Sito web Howhot.io | Android Blinq | iOS Blinq | Via Motherboard.vice