L’invenzione estiva definitiva è finalmente arrivata, Quench Sea! Trasformare ora l’acqua di mare in acqua potabile è possibile e senza troppi sforzi. Realizzato dalla compagnia britannica Hydro Wind Energy, Quench Sea si pone come il primo ed unico dispositivo di dissalazione “low cost” portatile. L’innovativo strumento è ora in pre-order sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo e viene venduto per soli 88 euro. Al momento tra l’altro il prezzo è scontato anche del 40%. Le prime spedizioni di Quench Sea partiranno a febbraio 2021 in tutto il mondo.
L’obiettivo principale del dispositivo è quello di scongiurare crisi idriche a livello mondiale. Secondo recenti stime infatti circa quattro miliardi di persone (più della metà della popolazione mondiale, ndr) vivono in condizioni di grave scarsità d’acqua. Mentre 1,6 miliardi di persone non dispongono delle necessarie infrastrutture di accesso all’acqua. Secondo recenti studi pare inoltre che la scarsità idrica continuerà ad aggravarsi in futuro, ed entro il 2050 il 52% del mondo vivrà in regioni soggette a stress idrico. La soluzione è dunque quella di distribuire tecnologie innovative efficaci che possano essere alla portata di tutti.
Quench Sea dispone di un sistema idraulico che si serve di membrane a osmosi inversa per dissalare l’acqua, poi utilizza un filtro a carbone attivo per la microfiltrazione di particelle quali solidi, batteri, virus, parassiti e microplastiche. Può sembrare complicato, ma in realtà il tutto funziona tramite una leva meccanica estraibile. Nessuna batteria è richiesta. Secondo quanto riportato, un’ora di lavoro manuale dovrebbe garantire oltre due litri di acqua fresca potabile. Un quantitativo decisamente importante per le popolazioni che ne hanno più necessità. Proprio per questo motivo una delle opzioni di acquisto disponibili consente di donare un apparecchio in beneficenza al costo di soli 28 euro.
Molto bassi anche i costi di manutenzione. Le membrane a osmosi inversa di Quench Sea costano infatti soli dieci dollari e dovrebbero durare per un minimo di 500 litri. Il filtro a carbone attivo, invece, ha un’autonomia dai tre ai cinque anni. Il dispositivo oltre che negli ambienti con maggior scarsità d’acqua può essere usata anche dai marinai, viaggiatori e campeggiatori. Una grande rivoluzione nel settore. Hydro Wind Energy punta a distribuire cento milioni di unità entro il 2027. La società spera di avere un impatto su un miliardo di persone. La campagna di crowdfunding al momento ha raccolto oltre 127 mila euro rispetto i 22.132 euro necessari alla produzione del dispositivo. La campagna terminerà la prossima settimana.
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