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Questa stampante 3D cucina molto bene i suoi algoritmi!

Da qualche tempo, l’idea delle stampe 3D sta guadagnando sempre più terreno ogni giorno. Tuttavia, un’idea più futuristica ci presenta una versione 3D dei nostri pasti quotidiani. Nel 2016, un gruppo di studenti laureati della Columbia University, insieme al professore professore di ingegneria meccanica Hod Lipson, hanno mostrato un primo progetto di stampa 3D di alimenti.

 

Cibo 3D, un delizioso algoritmo

Ad ogni modo, questo progetto è stato presentato in maniera più realistica tre anni dopo il suo approccio ufficiale, in cui i ricercatori hanno proposto un prototipo dall’aspetto elegante che ricorda una macchina da caffè che potrebbe essere in grado di stampare piatti derivati dalla farina.

Nel 2016, gli esperti hanno affermato che la cottura di questi ingredienti sarebbe stata effettuata tramite la stampante 3D e non un forno convenzionale in grado di cucinare diversi ingredienti a temperature diverse.

 

Piatti 3D

Secondo la fonte, questa cottura verrà effettuata attraverso un componente di calore a infrarossi che verrà integrato nel braccio robotico del dispositivo. Questa stampante 3D consentirà di creare piatti impressionanti in modo innovativo e sicuramente commestibile, da una speciale polvere che sarà costituita di un ingrediente particolare.

Lipson e gli studenti sottolineano che, grazie a questa stampante 3D per alimenti, sono riusciti a cucinare cibi come salmone, broccolitra gli altri, e anche se i piatti sembrano molto piccoli, non si può negare che siano molto deliziosi.

 

Un futuro gastronomico innovativo

Infine, la fonte sottolinea che questa stampante 3D per alimenti non è la prima innovazione, poiché esistono già altre invenzioni che “stampano” alimenti, come la stampante per pizza della NASA.

Questo particolare progetto offre ai ricercatori non solo livelli più elevati di fiducia in questi dispositivi, ma costituisce anche un precedente importante per la creazione di cibo in futuro.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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