L’osservatorio astronomico cinese FAST (Five Hundred Meter Aperture Sferical Telescope), il più grande radiotelescopio al mondo, ha identificato 114 nuove pulsar da quando ha iniziato a operare nella sua fase di test a dicembre 2016.
Il telescopio, che misura circa 500 metri di diametro, ha fatto quasi 1.000 ore di osservazioni tra il 1° gennaio e il 23 marzo di quest’anno, secondo quanto riferito dal Centro operativo e di sviluppo FAST, citato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua.
Una stella rotante di neutroni
Una pulsar, ricorda, è una stella rotante di neutroni, altamente magnetizzata che emette due raggi di radiazione elettromagnetica.
L’osservazione delle pulsar è un compito importante per il FAST, dal momento che possono essere utilizzate per confermare l’esistenza di radiazioni gravitazionali e buchi neri, così come altre importanti questioni inerenti la fisica.
Il radiotelescopio cinese, che ha iniziato formalmente a funzionare l’11 gennaio 2020 dopo aver condotto con successo una serie di test, si concentra anche sull’esplorazione di molecole interstellari e segnali di comunicazione interstellare.
Con 4.400 pannelli in alluminio, il dispositivo si trova in una remota regione della Cina, essendo due volte più potente del secondo più grande del suo genere, l’Osservatorio di Arecibo, situato a Puerto Rico.