I poveri ragni maschi non hanno altra scelta se non vogliono finire i loro giorni in pasto alle loro compagne. Se è già noto che le vedove nere divorano i loro partner durante il rapporto, un nuovo studio pubblicato su Current Biology descrive in dettaglio come i maschi della specie di ragno tessitore orbitale Philoponella prominens si catapultano dopo il rapporto per sfuggire al cannibalismo sessuale delle femmine.
Gli animali usano il loro primo paio di zampe per spingersi e la disperazione è tale che raggiungono velocità incredibili di 88 centimetri al secondo. Il movimento è facilitato dall’articolazione tra la tibia e il metatarso, che i maschi piegano e premono contro le femmine. Dopo l’accoppiamento, i ragni rilasciano le zampe e la pressione li fa catapultare a grande velocità e riescono così ad evitare di essere la cena dei loro compagni. La fuga è così veloce che gli scienziati hanno persino faticato a catturarla in video.
Il comportamento è stato osservato studiando la selezione sessuale di Philoponella prominens, che vive in comunità che possono ospitare fino a 300 ragni in un unico complesso di ragnatele. Il team ha quindi installato delle telecamere per osservare più in dettaglio cosa sarebbe successo se ai maschi fosse stato impedito di catapultarsi. Tutti coloro che sono riusciti a fuggire sono sopravvissuti, cosa che è avvenuta in 152 dei 155 casi analizzati.
Lauto pasto per le femmine
I tre maschi che non si sono catapultati sono stati mangiati dalle femmine, così come i 30 a cui i ricercatori hanno impedito di farlo. Gli autori ritengono che questi risultati dimostrino che il sistema della catapulta serve proprio ai maschi per sfuggire al cannibalismo sessuale.
Oltre a questa rapida fuga, gli animali usano ancora le loro filatrici per afferrare le ragnatele delle femmine in modo che, quando le attaccano, non si disperdano e cadano.
Se nel nostro caso questo abbandono improvviso e senza cerimonie dopo l’intimità può sembrare freddo, i ragni hanno sempre una scusa migliore per sfuggire a queste temute chiacchiere da cuscino e non chiamare il giorno successivo.