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Realtà aumentata: non solo Pokémon Go, ecco i benefici per la medicina

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Anche se siete tecnofobi convinti, è probabile che avrete sentito parlare di Pokémon Go, il gioco popolare in cui i giocatori vanno a caccia delle creature dei cartoni animati, che sembrano popolare il mondo reale. Il gioco per smartphone è stato lanciato il mese scorso, ma ora ha più di 200 milioni di utenti in tutto il mondo. Questo è forse l’esempio più noto di realtà aumentata, dove grafica e suoni, e, talvolta, olfatto e tatto, si sovrappongono alle immagini del mondo reale, questo ovviamente senza fare confusione con la realtà virtuale, che invece sarebbe la simulazione del mondo reale da parte di un computer.

Ma la realtà aumentata  non sta facendo parlare di se’ solo nel mondo del gioco. La tecnologia, sviluppata nei primi anni Novanta, è sempre più utilizzata nel settore sanitario per effettuare trattamenti più veloci, più sicuri e più efficaci, e per aiutare i medici e gli infermieri nello svolgimento delle loro mansioni. Un esempio di ciò sta nel fatto che la tecnologia ha reso più facile trovare sotto la pelle le vene per poter inserire una flebo o prelevare il sangue. Questo avviene grazie ad una tecnica che utilizza la luce infrarossa per mappare i vasi sanguigni nascosti sotto la pelle e visualizzarli sulla superficie della pelle.

Circa l’81 per cento dei medici ha trovato migliorata la propria capacità di inserire una cannula (un tubo sottile per la somministrazione di farmaci), secondo uno studio 2014 sul Journal of Nursing infusion. Un altro settore chiave per la realtà aumentata è migliorare la vista. Questo avviene attraverso una visiera speciale chiamata smart Spec. Creata da una società start-up della Oxford University, la visiera può, per esempio, creare un contorno per rendere l’immagine più pronunciate. Questa consente inoltre all’utente di ingrandire o ridurre o fermare l’immagine. La speranza è che possa aiutare le persone con gravi problemi alla vista a riconoscere i volti ed evitare gli ostacoli sul loro cammino.

Come parte di uno studio britannico, OxSight, la società dietro agli occhiali inq uestione,  ha prestato i suoi prototipi a 300 persone con patologie oculari come la degenerazione maculare legata all’età (danni alla retina nella parte posteriore dell’occhio) e glaucoma (dove la pressione nell’occhio danneggia il nervo ottico) per quattro settimane alla volta. Una versione del prodotto potrebbe essere in vendita già all’inizio del prossimo anno. Un’altra grande area di crescita della realtà aumentata è quella che riguarda la cosiddetta formazione medica. Per anni, i medici e gli infermieri hanno praticato e studiato l’anatomia con l’ausilio di manichini.

Ora i docenti della Sheffield Hallam University stanno facendo questi manichini sempre più realistici sovrapponendo video di pazienti (interpretati da attori) sulla parte superiore del manichino. Attraverso un computer tablet posto sul manichino, il tirocinante attiva il video del ‘paziente’ con cui può parlare. La tecnologia viene utilizzata anche nelle facoltà infermieristiche e ostetriche dell’università, dando ai tirocinanti una serie di scenari per testare le loro capacità di comunicazione e capacità di mostrare empatia. Si dice che questa tecnica che sfrutta la realtà aumentata sia più conveniente e coerente rispetto all’utilizzo degli attori in prima persona.

La tecnologia viene utilizzata anche per formare e aiutare i chirurghi durante le operazioni. I ricercatori della Purdue University e la Indiana University School of Medicine negli Stati Uniti hanno sviluppato il sistema per Telementoring con la Realtà Aumentata (STAR), un nuovo modo per consentire ai chirurghi specializzati di fornire a distanza istruzioni per i medici che effettuano un’operazione. I dispositivi precedenti  di questo tipo impedivano al chirurgo di distogliere lo sguardo dal paziente.  Con il nuovo sistema, uno schermo trasparente è posto di fronte al tavolo operatorio mentre, da una postazione remota, il mentore disegna le linee al display, indicando il luogo dove le incisioni devono essere effettuate.

In uno sviluppo simile presso la University of Alabama, un mentore può sovrapporre una proiezione delle sue mani in modo che il chirurgo possa imitare i movimenti dell’insegnante. L’idea è stata originariamente sviluppata per Google Glass (un computer indossabile con un display montato sulla testa ottica). Questa potrebbe essere un’ancora di salvezza, la possibilità di chiamare un collega per l’assistenza, dice il dottor Brent Ponce, uno specialista ortopedico che ha per primo pensato ad una simile applicazione della realtà aumentata

Nel frattempo, i ricercatori statunitensi hanno utilizzato i Google Glass per aiutare i pazienti a ricordare di prendere i loro farmaci, mediante la visualizzazione di promemoria davanti ai loro occhi. La realtà aumentata può anche aiutare a riabilitare pazienti colpiti da ictus che ha  provocato in loro un problema fisico o un’andatura instabile.In uno studio alla Clinique de Romande Réadaptation, in Svizzera, i pazienti con ictus useranno un tapis roulant speciale in cui  i contorni delle diverse forme del corpo e le posture sono proiettate sul nastro. I pazienti adattano la loro andatura alle immagini, e ottengono un feedback, che è stato progettato per accelerare il recupero.

 

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