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Realtà virtuale: possibili effetti collaterali del suo utilizzo

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La realtà virtuale introduce un concetto piuttosto nuovo nel contesto della fruizione dei contenuti. Un concetto sul quale si discute da anni ma che ha cominciato a prendere piede soltanto nel 2016. Una tecnologia il cui potenziale si manifesta in molteplici applicazioni, dai giochi ai video fino alle applicazioni in campo medico e che negli anni a venire avrà sicuramente modo di perfezionarsi, ottimizzarsi ed espandersi in altri innumerevoli settori.

Ad ogni modo accanto ai benefici apportati dall’utilizzo della tecnologia VR si collocano anche alcune controindicazioni ed effetti collaterali che nel breve e lungo periodo potrebbero portarci a riconsiderare il suo utilizzo.

Comunque sia, nonostante questo post riassuma gli effetti negativi che le tecnologie di realtà virtuale potrebbero manifestare resta fermo il fatto che il nuovo livello di interattività ha senz’altro contribuito al coinvolgimento di tutti coloro che per motivi di disabilità non possono spostarsi o camminare facilmente, ma non solo.Visori realtà virtuale

Diverse applicazioni sono state inoltre previste a favore di sistemi che consentano di estendere la portata sociale dei sistemi, curare gli attacchi di panico (lo abbiamo visto con Samsung) o aiutare a gestire il dolore grazie ad una nuova forma di terapia. Attraverso Samsung ed i suoi visori per la realtà virtuale Gear VR si è anche visto l’effetto positivo riscontrato nei neopatentati verso i pericoli della strada.

Risulta comunque ben salda l’idea che la Virtual Reality ha contribuito e sta contribuendo a colmare le distanze ed a prendere coscienza di se nelle più svariate situazioni. Detto questo vediamo insieme quali sono le potenziali controindicazioni nell’utilizzo di questa tecnologia.

Effetti della realtà virtuale nel breve periodorealtà virtuale Google DayDream

Gli effetti negativi realtà virtuale nel breve periodo sono stati portati alla nostra attenzione da molti utenti impegnati in sessioni di gaming non impegnative per un periodo di tempo non superiore ai 30 minuti. A seguito dell’esperienza i molti hanno riferito di una strana sensazione agli occhi ed al corpo.

A queste sensazioni sensoriali si sono poi sommati alcuni malesseri fisici derivanti dal peso intrinseco dei dispositivi cui si somma anche il peso degli smartphone da prevedersi per l’esperienza interattiva. Dopo meno di 30 minuti in molti hanno lamentato problemi al collo e mal di testa.

Fastidi che si ripresentano in maniera piuttosto ricorrente e che le stesse società come Samsung indicano a chiare lettere all’interno dei foglietti illustrativi a corredo dei device. In questo caso la società sudcoreana consiglia una pausa di almeno 15 minuti ogni 30 minuti di gioco e ne sconsiglia inoltre l’uso in caso di problemi di emicrania, raffreddore o condizioni di forte stress o stanchezza.

Anche Mark Zuckerberg avverte gli utenti della necessità di rispettare alcune semplici regole di utilizzo in merito ai suoi Oculus Rift. In particolare il creatore di Facebook sconsiglia di mettersi ala guida di autoveicoli o  motoveicoli se le sensazioni restituite dalla sessione di gioco non sono positive. Inoltre, si afferma in questo frangente la possibilità di riscontrare la presenza di torpore e l’impossibilità di gestire più compiti contemporaneamente.

I sintomi possono esporre ad un maggiore rischio di danni nello svolgimento di attività ordinarie nel mondo reale

Ma perché ci si sente male dopo aver giocato in realtà virtuale?realtà virtuale emicrania

A rispondere a questo quesito sono alcuni scienziati che ribadiscono l’effetto negativo nell’utilizzo di una tecnologia che costringe gli occhi ad un fuoco fisso in un punto anche se gli oggetti inquadrati variano la loro posizione nello spazio tridimensionale.

In tal caso si parla di conflitto di convergenza, ovvero sia una condizione che presuppone la riduzione del riflesso convergente del fuoco degli occhi. Stesso discorso vale inoltre per la percezione uditiva. Di fatto il nostro orecchio non riesce ad interpretare correttamente la natura del suono in presenza di giochi in cui la velocità delle scene risulta elevata. Da questo pare derivi il senso di torpore e nausea tipico degli utilizzatori VR. E c’è chi ha addirittura previsto l’utilizzo di braccialetto anti-nausea, tipicamente prescritto alle donne in stato di gravidanza e contro il mal di mare ed il mal d’auto.

Effetti della realtà virtuale nel lungo periodo

Oltre i problemi sul breve periodo anche i problemi sul medio e lungo periodo rivestono un’importanza cruciale nella valutazione delle tecnologie di realtà virtuale e sul loro utilizzo.

Jeremy Bailenson, fondatore e direttore della Virtual Human Interaction Lab della Stanford University, ha condotto uno studio in cui si evidenziano aspetti positivi e negativi della tecnologia VR. Il test ha previsto l’abbattimento di un albero in cui prosperano colonie di volatili che al tonfo dell’albero smettono di cinguettare. L’effetto riscontrato è stato quello di prendere maggior coscienza del fenomeno del rumore al punto che diversi utenti hanno manifestato via mail il costante pensiero del rumore assordante casato dall’albero abbattuto.

L’interessato ha affermato che:

Da qui a 10 anni le persone invece di guardare le news potrebbero vivere gli accadimenti in prima persona

L’idea di vivere le vicende del mondo in prima persona potrebbe rendere sicuramente più coinvolgente le notizie ma al contempo spaventare molti di noi. Una situazione che ricalca appieno l’avvento della televisione, sebbene il contesto non realizzi in tal caso un’interazione in prima persona. Il concetto ad ogni modo resta quello.

realtà virtuale futuroLa crudeltà portata avanti dalle raccapriccianti immagini dei conflitti potrebbe di fatto stravolgere la nostra visione del mondo e delle notizie. Una situazione che traslata nel contesto della realtà virtuale potrebbe manifestare un aspetto senz’altro distruttivo.

A questo punto sorgono spontanee alcune considerazioni che ci spingono a riflettere sull’utilizzo corretto di questa nuova tecnologia che resta sempre e comunque a nostra discrezione. Voi che cosa ne pensate? Utilizzate la VR? Vi potete identificare in quanto sopra ascritto o per voi l’avvento della Virtual Reality può assumere soltanto connotazioni positive? Lasciateci pure tutte le vostre personali considerazioni al riguardo.

LEGGI ANCHE: Samsung Drive VR: un sistema per addestrare i neopatentati

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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