L’Asus Rog Phone 2 è lo smartphone perfetto per il gaming, l’estremo connubio tra caratteristiche tecniche di altissima qualità con prestazioni da top di gamma assoluto, ma con una grave mancanza, un comparto fotografico all’altezza del livello del dispositivo stesso e del prezzo finale di vendita.
La seconda generazione di Asus Rog è caratterizzata da una forma leggermente ristretta e più allungata rispetto al passato, sebbene resti molto ingombrante (quasi una vera e propria “padella”) raggiungendo i 170,99 x 77,6 x 9,78 millimetri di spessore con 240 grammi di peso. Lo ammettiamo, non è propriamente portatile, ma risulta essere perfettamente bilanciato anche nell’utilizzo con una mano. Sui bordi troviamo tutta la connettività del caso, da segnalare la presenza di una porta proprietaria sul lato destro per la connessione di accessori ufficiali (con in aggiunta una type C ed un jack da 3,5mm ausiliario, per non avere fili tra “i piedi” mentre giocate), nonché proprio le stesse prese anche nella parte inferiore del dispositivo. La cover è il tratto distintivo della serie, molto tamarra e aggressiva, resa ancora più interessante dalla presenza del logo RGB con funzioni da led di notifica (è presente anche un led RGB nella parte anteriore).
L’intero dispositivo è stato progettato ed ingegnerizzato per il gaming, di conseguenza troviamo alcuni piccoli accorgimento che ce lo hanno fatto “amare” a tutti gli effetti. La fotocamera anteriore è stata leggermente spostata nella parte superiore destra, in modo che l’utente non la occupasse con le mani mentre sta giocando, nonché sono presenti due altoparlanti stereo anteriormente (non sui bordi come accade di solito), proprio per non andare ad ostruire l’audio quando lo si utilizza con due mani.
Sotto il cofano troviamo il meglio del meglio, il display è molto ampio, ben 6.59 pollici, un AMOLED con risoluzione 1080 x 2340 pixel, 391 ppi e 16 milioni di colori, nonché protezione Gorilla Glass 6. La caratteristica principale è il refresh rate possibile fino a 120Hz, un qualcosa davvero di unico nel suo genere, in grado di rendere la navigazione nei menù e nell’utilizzo di tutti i giorni decisamente più fluida e mai vista prima (la differenza tra 90Hz e 120Hz si vede poco, tra 60Hz e 120Hz invece un abisso). Per garantire un’esperienza ancora migliore, Asus ha infine migliorato il touchscreen, rendendolo più sensibile e con latenza minima.
Il processore è anch’esso il top di gamma, il Qualcomm Snapdragon 855 Plus con GPU adreno 640, tutto affiancato (nella nostra versione) da 12GB di RAM e 512GB di memoria interna. Non possiamo assolutamente lamentarci, potrete giocare con qualsiasi applicazioni sul Play Store, nonché utilizzarlo quasi al livello di un computer di ultima generazione.
Lo sblocco del dispositivo è possibile sia tramite il riconoscimento del volto 2D, che tramite il sensore ottico per l’impronta digitale posto esattamente sotto il display. Il suo funzionamento è risultato essere perfetto, non ha mai mancato un colpo ed ha sempre sbloccato rapidamente il dispositivo, senza ritardi o difficoltà di alcun tipo.
Le connettività sono le canoniche, WiFi 802.11 ac/ad, bluetooth 5.0, NFC, GPS e Type C 3.1, con presenza del jack da 3,5 millimetri. Il comparto fotografico rappresenta la grande mancanza del dispositivo, sebbene integri due sensori posteriori da 48 (principale con F1.8 e sensore 1/2″) e 13 megapixel (grandangolare F2.4), le immagini scattate non riescono a raggiungere livelli particolarmente elevati. I colori sono buoni in campo aperto, nel momento in cui proveremo a scattare al chiuso non offriranno risultati superiori ad uno Huawei Nova 5T da 399 euro.
Anteriormente, invece, è stato posizionato un componente secondario da 24 megapixel con apertura F2.2. La qualità generale è buona, quasi in linea con i top di gamma, con un buon scontornamento del soggetto nell’effetto bokeh ed un buon rispetto dei colori.
Se le immagini sono al massimo in 8000 x 6000 pixel, i video sono registrati in 4K a 60fps (con impossibilità di passare da normale a grandangolo una volta avviata la registrazione) con stabilizzazione digitale. In questo caso l’Asus Rog Phone 2 torna a guadagnare punti nei confronti della concorrenza, con una stabilizzazione ed un risultato finale soddisfacente, seppur sempre ben lontano dai vari Huawei Mate 30 Pro, P30 Pro o i Samsung Galaxy.
La batteria è enorme, ben 6000mAh che riescono a garantire anche 6 ore di display attivo, nonché una durata di 2 giorni pieni di utilizzo continuativo, comprese intense sessioni di gaming con titoli molto dispendiosi, assorbimento del calore al massimo e frequenza di aggiornamento a 120Hz per tutto il tempo. Di meglio al giorno d’oggi non si può trovare, nel momento in cui lo utilizzerete per giocare, scalderà leggermente nella parte posteriore.
Parlare di fluidità del software è quasi superfluo, l’Asus Rog Phone 2 funziona alla perfezione e va che è una meraviglia; abbiamo apprezzato moltissimo il tema scuro, ma anche la scelta di Asus di integrare lo stesso identico tema dello ZenFone 6 (in pratica Android stock), andando difatti ad alleggerire il suo essere “tamarro”, rendendolo alla portata di tutti.
Il sistema operativo base è Android aggiornato alla versione 9 con patch del mese di ottobre 2019. Il cuore pulsante del dispositivo è il Game Genie, una utility software dalla quale l’utente può creare scenari personalizzati in relazione al gioco che andrà poi ad avviare; in questo modo è possibile personalizzare il livello di assorbimento della CPU, il controllo della temperatura, la frequenza di aggiornamento dello schermo, i FPS massimi e moltissimo altro ancora. Tramite la stessa utility è possibile velocizzare il dispositivo prima di giocare, come isolarsi completamente con la modalità aereo, nonché attivare la modalità X (che spinge lo smartphone al massimo con l’overclock della CPU e le impostazioni al top).
L’altro plus dell’Asus Rog Phone 2 riguarda la presenza degli air triggers, due tasti “fisici” a sfioramento sul lato destro dello smartphone, ideali per aggiungere due pulsanti in più nel gaming (come i tasti R1/L1 della PlayStation). Non sono in rilievo come accensione/spegnimento e volume, ma non verranno attivati semplicemente poggiandovi il dito, sarà necessario esercitare una certa pressione, restituendo nel contempo un feed vibrante che ne accerterà l’utilizzo. Sempre dal game genie (o armoury crate) possono essere personalizzati di gioco in gioco con funzionalità di tocco o addirittura di scorrimento. Le ultime piccole chicche riguardano un sistema di dissipazione del calore ingrandito e migliorato, la doppia vibrazione personalizzabile e tutte le funzionalità software che rendono l’esperienza complessiva più gradevole (attivazione del display con il doppio tocco o il sollevamento dal piano di lavoro, riconoscimento automatico del volto e simili).
Tra i negativi, invece:
Per scoprire da vicino il bellissimo, e nuovissimo, Asus Rog Phone 2 potete aprire la nostra videorecensione inserita qui sotto.
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