Motorola Moto G9 Power è lo smartphone caratterizzato da una batteria che potremmo quasi definire estrema, è un componente da ben 6000mAh, con alle spalle un display da 6,8 pollici IPS LCD ed un insieme di componenti in linea con la fascia di prezzo di posizionamento.
Esteticamente il prodotto è sicuramente superiore alla media, anzi, è troppo grande e pesante (proprio a causa della batteria). Nello specifico raggiunge 172,14 x 76,19 x 9,66 millimetri di spessore, con un peso di ben 221 grammi; non sarà possibile utilizzarlo con una sola mano, e soprattutto sarà molto difficile trasportarlo con semplicità nella tasca dei pantaloni o in un marsupio. La struttura è realizzata interamente in plastica, apprezzabile la scocca zigrinata al tatto, la quale non si sporca con le impronte (poiché è opaca) e lo rende molto bello da vedere. Il modulo delle fotocamere non risulta essere troppo in rilievo, ciò sta a significare che una volta posizionato su un piano di lavoro non oscillerà più di tanto.
Sui bordi abbiamo tutta la connettività, spicca sul lato sinistro il tasto di attivazione dell’assistente Google, con la presenza di jack da 3,5 millimetri (superiormente), nonché USB type-C 2.0 e altoparlante nella parte inferiore.
Hardware e specifiche tecniche
Il display segue di conseguenza le dimensioni eccessive, poiché raggiunge 6,8 pollici, è un Max Vision IPS LCD, con risoluzione HD+ (720 x 1640 pixel), 264 ppi, rapporto d’aspetto 20.5:9 e frequenza di aggiornamento a 60Hz. La luminosità non è particolarmente elevata, si potrebbe fare leggermente fatica nell’utilizzo sotto la luce solare diretta; le cornici non sono troppo marcate, il Motorola Moto G9 Power raggiunge un rapporto schermo/corpo dell’87,2%.
A prima vista la risoluzione potrebbe apparire come scadente e non all’altezza, nonostante ciò, il dispositivo riesce a superare brillantemente le aspettative con colori ben tarati ed un dettaglio che può far sorridere. L’utilizzo quotidiano è soddisfacente, la nitidezza è sufficiente, e non risentiamo particolarmente il suo essere solo HD+.
Sotto il cofano troviamo un componente della serie Snapdragon, in particolare il Qualcomm Snapdragon 662, con frequenza di clock a 2GHz, accoppiato con GPU Adreno 610, e purtroppo soli 4GB di RAM. La memoria interna, da 128GB, è invece perfettamente espandibile tramite microSD (fino a 512GB). La scelta, già vista nei giorni precedenti su Poco M3, potrebbe essere vincente, ma solo attivandosi con un quantitativo di RAM sufficiente; in questo caso, infatti, il dispositivo risulta essere più lento e compassato del normale, portando l’utente ad avere un briciolo di pazienza in più nell’utilizzo quotidiano. Il gaming è complessivamente possibile, con una piccola riserva, ovvero bisognerà avere la pazienza di scontrarsi con svariati lag nelle situazioni più complicate.
Il dispositivo può essere sbloccato sia tramite il sensore per le impronte digitali posizionato nella parte posteriore o il riconoscimento 2D del viso; nel primo caso la velocità è ottima, si può rapidamente accedere al device, senza particolari differenze rispetto ad altri dispositivi della stessa fascia. Con il riconoscimento del viso, invece, abbiamo notato un rallentamento notevole, bisognerà attendere anche 1 secondo direttamente sulla schermata di sblocco, prima di avere libero accesso al sistema.
L’audio è mono, esce tutto dallo speaker posizionato nella parte inferiore, nonostante ciò il dettaglio e la nitidezza sono ottimi, sebbene comunque il volume massimo raggiungibile non sia particolarmente elevato. Nel complesso un sistema più che sufficiente e leggermente superiore alle aspettative.
La connettività è rappresentata da 4G LTE, chip NFC, WiFi 802.11 ac dual band (a 2.4 e 5GHz), Bluetooth 5.0, nonché GPS con Glonass. Una dotazione ben fornita, impreziosita dalla presenza del chip NFC, cosa rara nella fascia di prezzo di posizionamento.
Fotocamera, sistema operativo e batteria
Il comparto fotografico del Motorola Moto G9 Power è forse il tallone d’Achille dello smartphone, è composto da 3 sensori suddivisi in un principale da 64 megapixel con apertura F1.8, un macro da 2 megapixel con apertura F2.4 (e messa a fuoco da 2.5cm), per finire con un sensore bokeh da 2 megapixel con apertura F2.2. Indubbiamente nell’utilizzo quotidiano si sente tantissimo l’assenza di un sensore grandangolare o zoom, poichè i componenti che fanno da corollario al principale risultano essere quasi inutili.
Indipendentemente da tutto ciò, la resa all’aperto è di buona qualità, i dettagli e la nitidezza sono perfettamente in linea con la fascia di prezzo, i colori sono ben tarati, Motorola non si è abbandonata ad una eccessiva saturazione, fatto che vediamo molto spesso sotto i 200 euro.
Nel momento in cui la luminosità inizia a calare, il rumore purtroppo si vede quasi subito, è minore rispetto ad altri dispositivi, ma chiaramente la qualità diminuisce, come anche il dettaglio attorno ai soggetti inquadrati. L’assenza di un autofocus adeguato e di una stabilizzatore ottico, portano alla realizzazione di scatti mossi.
La modalità notturna migliora la situazione, rende l’immagine più luminosa, senza però riuscire ad incrementare il dettaglio o a cancellare il rumore, il rischio è di incrementarlo. Molto interessanti sono le varie modalità divertenti, come il selfie di gruppo o il colore campione, che rendono il Motorola Moto G9 Power leggermente differente dalla massa.
I video sono realizzati al massimo in Full HD a 60fps, con stabilizzazione elettronica; la resa è in linea con quanto appena scritto, ma le difficoltà sorgono in termini di autofocus e di stabilizzazione. La messa a fuoco è purtroppo troppo nervosa, rendendo in alcuni casi il video inutilizzabile, per l’estremo e continuativo tentativo di focalizzarsi sul soggetto. La stabilizzazione rende complicata la registrazione di un video in mobilità, dovrete avere la mano molto ferma o allenata per riuscire ad ottenere un risultato soddisfacente.
Anteriormente è posto un sensore da 16 megapixel, con apertura F2.2, a differenza del comparto posteriore, qui Motorola è riuscita ad ottenere un ottimo risultato. Lo scontornamento del soggetto è ben fatto, i colori sono ben tarati ed il dettaglio è più che soddisfacente (da segnalare anche la modalità notturna anteriore).
Il sistema operativo è Android 10, in una versione praticamente stock, con patch di sicurezza aggiornate a Novembre 2020. L’unica personalizzazione introdotta dall’azienda sono le cosiddette Moto Actions, ovvero gesture speciali, possibilità di rapido accesso al display o modifiche varie, unicamente presenti nei soli dispositivi Motorola. Per il resto presenta tutte le positività/negatività degli smartphone con Android stock, tra cui l’utilizzo delle gesture, il tema scuro (non automatico) ed il gametime per il miglioramento delle prestazioni di gaming.
La batteria è il componente che rende il Motorola Moto G9 Power davvero speciale, è da 6000mAh, con ricarica TurboPower 20 (quindi a 20 watt) ed alimentatore integrato in confezione, senza ricarica wireless o inversa. La durata doppia i normali smartphone che testiamo qui su Focustech, con una media di 3 ore o 3 ore e 30 minuti di display attivo, con il prodotto recensito sono riuscito a raggiungere tranquillamente 5 ore e 53 minuti con il 10% di carica residua. E’ a tutti gli effetti un battery phone.
Motorola Moto G9 Power: conclusioni
Motorola Moto G9 Power è uno smartphone moderno, che rientra perfettamente nella fascia di prezzo dei 199 euro, nella quale tutti i produttori puntano fortemente su batteria e display. Il prodotto recensito non è da meno, riesce a ritagliarsi il proprio spazio, assumendo anche una conformazione multimediale, ovvero di smartphone con display ampio e di buona qualità, accoppiato con un discreto sistema audio, per una configurazione ideale nella riproduzione di video o similari.
Poco sotto trovate la nostra videorecensione completa, con tutti i punteggi riassuntivi.