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Recensione Padmate Pamu Slide: le true wireless che sfidano le Apple AirPods

La Padmate Pamu Slide sono le nuove cuffie true wireless pensate appositamente per andare a contrastare il dominio delle Apple AirPods nel settore, ma riusciranno ad essere tanto soddisfacenti richiedendo una spesa complessiva di circa 60/70 euro dopo una incredibile campagna di crowdfunding su Indiegogo?

Il primo aspetto che balza all’occhio è sicuramente un case veramente ingombrante e di dimensioni tali che forse non riuscirete quasi a portarlo nella tasca dei pantaloni. Realizzato interamente in plastica con la cover posteriore in tessuto, il metodo di apertura a scorrimento orizzontale dona il nome alle cuffiette (slide = scorrimento). La batteria interna è, di conseguenza, molto capiente, ben 2000mAh che dovrebbero garantire 5 ricariche complessive delle Pamu Slide. Caratteristica abbastanza inutile, invece, riguarda la possibilità di trasformare il case in un vero e proprio powerbank da utilizzare per la ricarica wireless; basterà infatti premere due volte il pulsante posteriore (a fianco della type-C per la ricarica a muro), ruotarlo di 180° ed appoggiarvi lo smartphone che supporta tale tipologia di ricarica. Lo riteniamo inutile, in quanto comunque integra una batteria da 2000mAh, al giorno d’oggi tutti i dispositivi mobile sono commercializzati con componenti da più di 3000mAh, quanto potrete ricaricare?

 

Padmate Pamu Slide: caratteristiche tecniche e funzionalità

Le Padmate Pamu Slide sono a tutti gli effetti cuffie true wireless, quindi senza fili, in perfetto stile Apple AirPods, a differenza delle rivali, tuttavia, sono in-ear. Lo spessore è decisamente elevato, di conseguenza se avete un orecchio molto piccolo potreste fare fatica nel posizionamento (peccato che in confezione siano presenti solamente 3 cuffiette di ricambio); tale caratteristica può essere anche considerata un punto a favore delle stesse, in quanto la forma ergonomica punta a non affaticare l’orecchio, il rivestimento in silicone invece ne aumenta l’attrito e la stabilità, limitando al massimo la possibilità di perderle mentre le state utilizzando.

Sono dotate di certificazione IPX6, non sono impermeabili per immersioni o in piscina, classica resistenza ai liquidi, in parole povere se le ascolterete sotto la pioggia non ne comprometterete il funzionamento complessivo.

Il collegamento allo smartphone è rapidissimo, avviene tramite bluetooth 5.0, basterà estrarle dal case per farle accoppiare in pochissimi secondi (non sarà necessario spegnerle, ma riposizionarle all’interno di quest’ultimo). Sotto il cofano troviamo un chip Qualcomm QCC3020, componente veramente performante in grado di supportare il codec APTX; la conseguenza di una simile compatibilità è una buona gestione della batteria e latenze bassissime.

Gli ultimi due aspetti sono fondamentali per le cuffie wireless, in particolare hanno mostrato perfetta sincronia tra audio/video nella riproduzione di filmati (anche da auricolare sinistro e destro), nonché una autonomia di addirittura 10 ore di continua riproduzione (pensando di poterle ricaricare 5 volte con il case, si raggiungono addirittura 50 ore complessive).

 

Pamu Slide: comandi e qualità audio/microfono

La qualità audio è buona, considerata la tipologia del prodotto ed il prezzo di vendita; chiaramente non sono cuffiette da audiofili, i bassi profondi sono completamente assenti, le alte frequenze risultano essere troncate, in poche parole le Padmate Pamu Slide opereranno con audio nitido e dettagliato entro un relativamente ristretto range di frequenze (senza strafare, comunque soddisfacente se confrontato con le tantissime alternative che possiamo trovare su Amazon).

Il microfono è scadente, tutte le true wireless hanno lo stesso problema, non riescono a cancellare il rumore ambientale. Di conseguenza l’interlocutore sentirà tutto tranne che la vostra voce, a meno che naturalmente non vogliate telefonare da un ambiente chiuso e praticamente in solitaria (se ricercate true wireless per questo scopo, forse dovete puntare verso le Huawei Freebuds 3).

comandi sono a sfioramento sulla cuffietta stessa, non sulla piccola stanghetta che scende dall’orecchio; il feed è buono, come al solito bisognerà abituarsi all’assenza di un tasto fisico, forse abbiamo solamente notato una leggera difficoltà con il “doppio tap”. Le combinazioni raggiungibili sono le seguenti:

  • Auricolare sinistroclic singolo – play/pausa, doppio clic – assistente vocale, clic prolungato – diminuzione volume, se chiamata – clic accetta o doppio clic rifiuta.
  • Auricolare destro: clic singolo – play/pausa, doppio clic – traccia successiva, clic prolungato – aumento volume, se chiamata – clic risponde o doppio clic per rifiutare.

Padmate Pamu Slide: aspetti positivi e negativi

Arriviamo alla domanda finale, le Padmate Pamu Slide sono davvero le Apple AirPods killer? la risposta è ovviamente no, nel complesso sono sicuramente ottimi terminali (solo se acquistati a 60/70 euro) migliori di tantissimi altri modelli presenti su Amazon. Gli aspetti positivi sono:

  • Buona ergonomia e stabilità nell’orecchio, forse leggermente grandi per chi ha le orecchie relativamente piccole.
  • Autonomia super, 10 ore da sole e 5 volte ricaricate dal case fanno sognare moltissimi utenti.
  • Certificazione IPX6 per la protezione dai liquidi, come la pioggia.
  • Chip interno con supporto al codec APTX.
  • Nessun lag o asincronia nella riproduzione di filmati.
  • Audio di buona qualità ed in linea con il prezzo di vendita di 60 euro, niente a che vedere con Apple AirPods o top di gamma.

Tra i negativi, invece:

  • Case molto grande, è davvero difficile portarlo nella tasca dei pantaloni.
  • Feed tattile non sempre intuitivo o rapidissimo per il raggiungimento dei comandi base.
  • Microfono scadente, è praticamente impossibile pensare di telefonare.

Per conoscerle da vicino e scoprirne le varie funzionalità nascoste, ecco qui di seguito la nostra videorecensione completa.

Denis Dosi

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