Il Sony Xperia 1 è sicuramente uno smartphone destinato a passare alla storia per essere stato il primo a presentare un display OLED con rapporto d’aspetto (definito anche aspect ratio) in 21:9. Ma ne giustificherà il costo di oltre 800 euro?
Esteticamente ci troviamo di fronte un dispositivo molto simile al fratello minore Sony Xperia 10 Plus, il rapporto cercato dall’azienda porta alla realizzazione di un device dalle forme allungate e da una conseguente difficoltà a tenerlo saldamente tra le mani. Le dimensioni parlano di 167 x 72 x 8,2 millimetri di spessore, con un peso complessivo di 178 grammi. La back cover è realizzata interamente in vetro, sui bordi troviamo tutta la connettività: superiormente lo slot per le due nano SIM o la microSD+nano SIM, sul lato destro il tasto di accensione/spegnimento, il volume, il sensore per le impronte digitali ed il tasto azione, inferiormente invece è stata posizionata la USB Type-C 3.1 (assente il jack da 3.5mm).
Sony Xperia 1: caratteristiche tecniche
Il display è il vero protagonista dello smartphone, ci troviamo di fronte al primo 4K HDR OLED al mondo (per i dispositivi mobile) con grandissima precisione nel colore ed utilizzo della stessa tecnologia vista direttamente sui grandi schermi Bravia HDR. Tecnicamente è un Cinemawide 21:9 con risoluzione 1644 x 3840 pixel e dimensione effettiva di 6.5 pollici (le cornici sono davvero sottilissime), nonché protezione Gorilla Glass 6; la qualità è altissima, chiaramente per il rapporto d’aspetto bisogna farci la mano, ma una volta abituatisi, i risultati che si possono ottenere sono incredibili (anche superiori dei diffusissimi AMOLED).
Il processore è il performante top di gamma del momento, Qualcomm Snapdragon 855, un octa-core senza rivali a dicembre 2019. Volete uno smartphone con cui potete aprire tutte le applicazioni, giochi o anche avviarne due contemporaneamente? il Sony Xperia 1 è imbattibile, farà tutto senza mostrare nemmeno un piccolissimo tentennamento.
Il sensore per lo sblocco con l’impronta digitale è stato posizionato sul lato destro del dispositivo, il suo funzionamento non è perfetto, ma personalmente non mi sono mai trovato bene con un simile posizionamento. Sarà perché sono mancino, o perché abituato diversamente, amo profondamente il sensore sotto il display, sul pulsante home centrale o se proprio integrato nella back cover. E’ presente, ad ogni modo, lo sblocco con il volto in 2D (e funziona perfettamente).
La memoria interna è da 128GB (espandibile fino a 512GB con microSD, ma rinunciando ad una SIM) con ben 6GB di RAM.
Concludono le specifiche tecniche generali le connettività WiFi, bluetooth 5.0, GPS, NFC e USB Type C 3.1, affiancate dai sensori accelerometro, luce ambientale, barometrico, di Hall, prossimità, rilevamento passi e LED RGB per le notifiche, per finire con le certificazioni IP68 e IP65 contro liquidi e polvere.
Sony Xperia 1: le fotocamere, le vere star dello smartphone
Concentriamoci sulle vere star del Sony Xperia 1, le 3 fotocamere poste l’una sotto all’altra e leggermente in rilievo rispetto alla cover posteriore. L’azienda ha voluto concentrare in questo aspetto tutto quanto di buono ha fatto nel corso degli anni con le mirrorless della serie Alpha; ecco allora arrivare il processore Bionz X adattato al mobile (con messa a fuoco occhi, messa a fuoco/esposizione automatica e scatto continuo fino a 10fps), tecnologia fotodiodo doppio per un autofocus più rapido anche in scarsa luminosità, per finire con una stabilizzazione combinata tra ottico ed elettronico nella speranza di raggiungere i migliori risultati.
I sensori sono tutti da 12 megapixel, precisamente un 26mm Exmor RS, ampiezza 1/2,6″ e apertura F1.6; a tutti gli effetti è un grandangolo da 78° con super slowmotion addirittura fino a 960fps. Al suo fianco troviamo il componente versatile da 16mm, ampiezza 1/3,4″ e apertura F2.4, nonché angolo di 45°. Conclude il trio posteriore lo zoom da 52mm, ampiezza 1/3,4″, stabilizzazione a 5 assi, F2.4 di apertura e angolo da 130°.
Anteriormente è stata invece posizionato un semplice 8 megapixel con sensore da 1/4″e apertura F2.0; buona qualità, senza spiccare rispetto a quanto troviamo sul mercato.
La loro combinazione offre risultati molto interessanti in ogni condizione di luce, sia in ambienti bui che in giornate luminose (passando anche per le abitazioni vere e proprie con luce artificiale). Non possiamo parlare di qualità superiore ai top di gamma, ad oggi sono presenti tanti fantastici smartphone con sensori incredibili, ma siamo a livelli altissimi. Ogni scatto presenta zoom ottico fino a 2x con possibilità di zoom digitale a 5x, gli scatti continui sono fino a 10fps.
Piccoli problemi nella stabilizzazione dei video (già visti con Sony Xperia 10 Plus), la qualità massima raggiungibile è il 4K a 24fps, ma in questo caso l’elettronico rende la ripresa leggermente “scattosa” e non proprio bellissima da vedere. Il consiglio, per ottenere video più fluidi e decisamente migliori, è di virare verso il FullHD a 60fps; i risultati sono al livello degli smartphone di fascia altissima.
L’altra difficoltà nella realizzazione di video in 21:9 (come ad esempio le storie Instagram), riguarda l’impossibilità dei normali smartphone o schermi di visualizzare il tutto nella sua interezza. Il rapporto d’aspetto maggiore è migliore perché rappresenta il formato nativo dei video e permette di avviare due applicazioni con display sdoppiato, ma ricordate comunque che quando guarderete video su YouTube, buona parte dello stesso sarà inutilizzata, poiché registrati in genere al massimo in 16:9.
Sony Xperia 1: caratteristiche speciali, software e batteria
Consapevole di aver realizzato uno smartphone difficile da tenere in mano (sebbene sia leggerissimo e sottilissimo), Sony ha pensato di inserire il cosiddetto sensore laterale; i bordi presentano un sensore che, tramite la doppia pressione, permette di accedere al menù con intelligenza artificiale (seleziona in autonomia le app da inserirvi in relazione alle più utilizzate). Oltre a questo sono personalizzabili anche lo swipe dal basso verso l’alto e viceversa, di default sono impostati per tornare alla schermata principale o attivare il menù per sdoppiare lo schermo. Il funzionamento può essere molto comodo per l’ideale utilizzo con una mano, essendo una novità assoluta bisogna abituarsi e capire come accedervi rapidamente; lo spazio da toccare è sottilissimo, sono più le volte che tocchiamo il display vero e proprio, che il sensore desiderato.
Molto utile il tasto azione sul lato destro dello smartphone, mantenendo la pressione si accede direttamente alla fotocamera, ma le azioni sono personalizzabili (stesso discorso per il doppio tocco sul pulsante di accensione/spegnimento).
Il sistema operativo è Android 9 aggiornato con le patch di Ottobre 2019, la personalizzazione software è sempre la classica degli smartphone Sony Xperia. La batteria è da 3300mAh, senza ricarica wireless, ma con supporto alla ricarica rapida 3.0; stando ai nostri testi, con un utilizzo tranquillo si possono raggiungere anche 48 ore senza attaccarlo alla presa a muro. In giornate stress, tuttavia, riuscirete tranquillamente ad arrivare a sera senza particolari difficoltà.
Piccolo appunto allo sforzo compiuto per la qualità audio di riproduzione, davvero un dolby atmos con supporto ai codec Qualcomm Aptx di tutto rispetto (altoparlante stereo) e con risultati decisamente superiori alla media dei dispositivi dello stesso settore.
Xperia 1: aspetti negativi e positivi
In conclusione il Sony Xperia 1 convince prima di tutto per la volontà di apportare migliorie ed una ventata di novità in un settore davvero ormai saturo di terminali tutti molto simili tra loro. L’unico problema è forse il prezzo, oltre 800 euro ancora per un modello a cui bisogna abituarsi per sfruttarlo appieno, forse fa storcere il naso a molti di noi. Tra gli aspetti positivi troviamo:
- Display e audio di qualità superiore.
- Il processore è il top assoluto del momento, di meglio sul mercato non si può trovare.
- Tripla fotocamera posteriore con tecnologia applicata sulle Sony Alpha dai risultati incredibili.
- Dimensioni ottimali per l’utilizzo di tutti i giorni, forse leggermente lungo a causa dei 21:9.
Tra i negativi, invece:
- Sensore per le impronte digitali scomodo sul lato dello smartphone, non è stato integrato nel pulsante di accensione/spegnimento, ma è un gusto personale.
- Non è possibile attivare la grandangolare quando la registrazione video è già stata avviata, bisognerà spegnerla, cambiare sensore e poi ripartire a registrare (è possibile invece da normale a zoom).
- Stabilizzazione in 4K leggermente scattosa, molto migliore in FullHD a 60fps.
- Sensore laterale complessivamente utile, ma difficile da comprenderne l’utilizzo e acquisire la manualità richiesta.
Per maggiori informazioni, per conoscere da vicino il Sony Xperia 1 raccontato, ecco la nostra videorecensione inserita qui sotto.