TCL 20 5G è un buon smartphone con connettività 5G, in vendita ad un prezzo che si aggira attorno ai 230 euro, con alcune specifiche tecniche in grado di renderlo appetibile alla vista della maggior parte degli utenti attenti al risparmio sulla tecnologia mobile.
Esteticamente il prodotto dimostra la propria appartenenza alla fascia bassa del mercato, infatti presenta una scocca posteriore realizzata in plastica lucida (trattiene abbastanza le impronte), con design 3D con contrasto tra texture opache e lucide, atte ad accrescerne l’appeal e l’eleganza generale. Il modulo delle fotocamere cambia disposizione rispetto ai precedenti modelli TCL, appare essere in verticale, è quasi al livello della scocca, di conseguenza se poggiato su un piano di lavoro lo spostamento sarà minimo.
Le dimensioni sono di uno smartphone ingombrante, a tutti gli effetti raggiungono 166,2 x 76,8 x 9,1 millimetri di spessore, con un peso complessivo che si aggira attorno ai 206 grammi. E’ difficile pensare di utilizzarlo con una sola mano, ed anche la portabilità è limitata, sebbene in linea con la tendenza del 2021.
Sui bordi abbiamo tutta la connettività, spicca sul lato sinistro il tasto fisico per accedere all’assistente Google, il quale non potrà essere riprogrammato, ma solamente disattivato; superiormente il jack da 3,5 millimetri, sul lato destro sono posizionati il tasto di accensione/spegnimento con il sensore per le impronte digitali ed i pulsanti per il volume, per finire con inferiormente USB type-C 2.0 e doppio speaker altoparlante.
Hardware e specifiche
Nella parte anteriore del TCL 20 5G è stato invece posizionato un ampio display IPS LCD da 6,67 pollici, con rapporto d’aspetto 20:9, risoluzione FullHD+ (1080 x 2400 pixel), frequenza d’aggiornamento a 60Hz, supporto riproduzione HDR10, 395 ppi e rapporto schermo/scocca del 91%. Il pannello è completamente piatto, le cornici sono abbastanza marcate, ma non troppo.
La qualità generale la possiamo definire in linea con la fascia di prezzo, i colori sono abbastanza rispettati, grazie al supporto all’82% della gamma NTSC, sebbene risultino essere più slavati e spenti di tanti altri pannelli. Il dettaglio e la nitidezza sono sufficienti, è un display in linea con la fascia di prezzo; ciò che lascia leggermente l’amaro in bocca è una luminosità di 450 nits inferiore alle aspettative, risulta essere molto difficile pensare di utilizzarlo sotto la luce solare diretta senza difficoltà. Il refresh rate a 60Hz limita chiaramente la fluidità, ma è un qualcosa di comune sotto i 250 euro.
Il processore è il Qualcomm Snapdragon 690, un octa-core a 2GHz di frequenza di clock, con processo produttivo a 8 nanometri, accoppiato con la GPU Adreno 619. La configurazione standard prevede poi 6GB di RAM LPDDR4X, nonché 128GB di memoria interna UFS 2.1 (espandibile tramite microSD fino a 256GB). Il TCL 20 5G è uno smartphone sorprendentemente reattivo, in grado di avviare le applicazioni in poco tempo, e sopratutto di garantire una buona fluidità anche nel gaming. Non abbiamo notato lag o rallentamenti di alcun tipo, il suo funzionamento è complessivamente soddisfacente.
Lo sblocco del terminale può avvenire in due modi, tramite il sensore per le impronte digitali sul tasto di accensione/spegnimento o con il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi il sistema è reattivo, rapido ed in grado di garantire all’utente una lesta possibilità di accedere al software stesso.
Il TCL 20 5G è uno smartphone dual SIM, il carrellino tuttavia presenta solamente due slot, di conseguenza sarà necessario scegliere se posizionare due nano SIM o nano SIM + microSD. L’audio è mono con certificazione Hi-Res, sebbene siano stati integrati due speaker nella parte inferiore, la qualità è in linea con le aspettative; il dettaglio e la nitidezza sono discreti, mentre il volume massimo è sufficiente per soddisfare le esigenze di un ambiente da 10/15 metri quadrati, non di più.
La connettività è rappresentata dal 5G fino a 2,7GBps in download, WiFi 802.11 ac dual band, bluetooth 5.1, chip NFC per i pagamenti mobile e GPS con GLONASS. Non è uno dispositivo impermeabile, non ha alcuna certificazione.
Fotocamere, sistema operativo e batteria
Il comparto fotografico è composto da 3 sensori nella parte posteriore, suddivisi in un principale da 48 megapixel con apertura F1.8 e 79 gradi di angolo di visuale, un ultra-grandangolare da 8 megapixel con apertura F2.2 e 118 gradi di angolo di visuale, nonché un sensore macro da 2 megapixel con apertura F2.4 e 83 gradi di angolo di visuale (scatti fino a 4 centimetri per la messa a fuoco). La mancanza di un sensore zoom, seppure minimo, si fa sentire non poco, in quanto si potrà raggiungere al massimo un digitale 10X, ma è comunque sgranato, con tanto rumore e poco dettagliato.
In condizioni di forte luminosità le immagini presentano colori abbastanza precisi, non troppo saturi (ed è un bene), con un dettaglio in linea con la fascia di prezzo di posizionamento. La resa perde abbastanza nella nitidezza generale, mentre la gestione delle forti luci non convince appieno, in quanto in molte occasioni le immagini sono risultate essere leggermente sovraesposte.
Quando la luminosità cala, il dettaglio diminuisce progressivamente con la stessa, l’immagine appare più impastata, sebbene comunque i colori restino precisi e ben definiti. La nitidezza è in linea con le considerazioni precedenti, il rumore digitale si vede molto presto, ed è necessario prestare attenzione al rischio di foto mosse, in quanto lo stabilizzatore digitale non fa correttamente sempre il proprio dovere.
E’ presente la modalità notturna, di base le immagini sono abbastanza buie e poco dettagliate; quando attivata, la suddetta permette di avere molta più luce e dettaglio, ma tende ad incrementare la saturazione ed il contrasto, portandoli a livelli talmente elevati da apparire quasi surreali ed artificiali.
I video possono essere realizzati al massimo in 4K a 30fps, la resa è complessivamente in linea con tutto quanto abbiamo appena raccontato. L’autofocus è ottimo, il soggetto viene catturato in pochissimi secondi, e viene mantenuto saldamente per tutto il tempo in cui si trova all’interno della scena, indipendentemente dalla condizione di luce; il passaggio è anch’esso rapido, e non risulta essere troppo nervoso.
La stabilizzazione digitale rappresenta sicuramente il tallone d’Achille del TCL 20 5G, sebbene sia presente una modalità ultra-stabilizzata, la resa è tutt’altro che soddisfacente. E’ molto complicato realizzare video camminando, ed anche i PAN a mano libera non sono facilissimi da realizzare.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 8 megapixel con apertura F2.0 e 78 gradi di angolo di visuale, la sua qualità è complessivamente nella media, ha buoni colori, dettagli e gestione delle forti luci; lo scontornamento del soggetto non è perfetto, molte volte tende a schiacciare fin troppo i bordi dello stesso, ma niente di diverso da quanto vediamo altrove nella stessa fascia di prezzo.
Il sistema operativo è Android 10, con interfaccia grafica TCL UI, e patch aggiornate al 5 marzo 2021. Le funzioni raggiungibili partono dal NXT Vision, un sistema che punta a migliorare la resa grafica dei contenuti multimediali riprodotti, passando poi per modalità occhi sani, clonazione delle applicazioni, modalità gioco e la possibilità di riaccendere il display alla ricezione della notifica. Manca, purtroppo, l’always on display. L’interfaccia è diversa dal solito, non permette una grande personalizzazione, però è fluida e senza lag particolari.
La batteria è un componente da 4500mAh, garantisce ricarica rapida fino a 18 watt (in confezione abbiamo alimentatore da soli 10 watt), ma non ricarica wireless o inversa. La durata è decisamente superiore alla media, non al livello di un battery phone, ma molto simile, in quanto abbiamo raggiunto 6 ore di display attivo con l’8% di carica residua, salendo a 6 ore e 30 minuti di display attivo con il 9% di carica residua, quando in genere i nostri standard parlano di una media di 3 ore e 30 minuti/ 4 ore al massimo.
TCL 20 5G: conclusioni
In conclusione TCL 20 5G è una bella sorpresa sopratutto in termini di reattività e di rapidità del processore, nonché per l’ottima gestione del consumo energetico e la presenza della connettività 5G. Le pecche passano per un display non troppo qualitativo, un’interfaccia che potrebbe non piacere a tutti ed un comparto fotografico complessivamente mediocre. Nonostante quanto scritto, il prezzo finale di vendita è più che adeguato per la qualità proposta.
La videorecensione è disponibile poco sotto, con tutti i punteggi riassuntivi.