Attualmente l’umanità non può proprio fare a meno del petrolio, ma a tutto c’è un limite per l’estrazione di quest’ultimo. Nel tentativo di far rispettare alcuni accordi petroliferi con la Cina, la più grande riserva naturale nazionale in Africa sta andando incontro ad un disastro ambientale; si tratta della riserva del Termiger e Tin Toumma del Niger. Per via di un accordo fatto nel 2012, l’attuale governo del paese è pronto a ridimensionare i confini per garantire ad una società petrolifera cinese di estrarre il cosiddetto oro nero.
Per evitare questo un gruppo di ambientalisti ha cercato di evitare il tutto dando inizio ad una petizione. Attualmente è stato firmata da 24.000 persone e l’obiettivo è 50.000. Ovviamente questo operazione risulta essere completamente inutile, ma almeno attira l’attenzione del grande pubblico su un possibile disastro ambientale. La prima organizzazione a muoversi è stata la ONG africana Jeunes Volontaires pour l’Environnment.
La più grande riserva naturale nazionale africana
Attualmente la riserva è gestita da un’altra ONG ovvero la Noah. Quest’ultima ha ricevuto l’incarico dal governo del Niger il cui mandato ha una durata ventennale. Nonostante questo però, il governo è pronto ad eliminare lo status di zona protetta a ben 45.000 chilometri quadrati della riserva. In tale riserva sono presenti specie di animali a rischio come l‘addax o l’antilope bianca, ma non sono le uniche.
A voler distruggere questo luogo c’è la CNPC ovvero la China National Petroleum Corporation. Quest’ultima gestisce attualmente 21 pozzi petroliferi all’interno nella riserva che è già attraversata da 100 chilometri di oleodotti.