Nonostante si dica un gran bene del mercato dell’IoT (Internet of Things), che il suo boom porterà miliardi di nuovi device connessi alla rete, che porterà benefici grazie all’interconnessione fra ognuno dei device, non si può negare che al momento manca effettivamente un hardware specifico in grado di garantire delle prestazioni accettabili ma anche dei consumi ridotti, vista la grandezza degli oggetti in cui verranno equipaggiati. Un primo passo, da questo punto di vista, è stato fatto recentemente da RockChip, produttore oramai storico del settore mobile che ha da sempre avuto come focus il mercato che non c’è. Pensiamo ad esempio che RockChip è stata una dei pionieri del mercato dei Mini PC e quando iniziò nessuno sapeva nemmeno che cosa fosse un Mini PC.
Tale primo passo è rappresentato dal nuovo SoC RockChip RKi6000, studiato appositamente per avere dei consumi estremamente ridotti. Nello specifico, troviamo un ottimo -80% per quanto riguarda i consumi della connettività WiFi, principale tramite di interconnessione con la rete. Stando a quanto dichiarato dalla stessa RockChip, il loro nuovo SoC ha un consumo energetico del WiFi paragonabile a quello del Bluetooth 4.0 LE ma senza gli svantaggi di quest’ultimo, come per esempio la portata del raggio d’azione.
Come detto in precedenza, si tratta di un primo passo verso il reale boom del mercato dell’IoT. Sicuramente RockChip non sarà lasciata sola a lungo dalla concorrenza, che hanno già incominciato da tempo lo sviluppo di soluzioni simili. Pensiamo che sia Mediatek che Qualcomm siano in procinto di rilasciare qualcosa del genere nel prossimo futuro e, dando uno sguardo al calendario, il prossimo evento importante di settore è l’IFA di Berlino, che si svolgerà nei primi giorni di Settembre. Che sia l’occasione giusta per presentare le proprie proposte per il settore IoT?
[quote_left]Per il software ci siamo già[/quote_left]
Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare che dal punto di vista software, il primo passo verso l’unificazione dell’intero settore è stato già fatto da Google, con la presentazione del proprio Project Brillo, sistema operativo derivato da Android che consente il funzionamento anche a device con 32 MB di memoria RAM. Google comunque non è la sola in questo campo, dato che anche Huawei ha già fatto il proprio annuncio | LiteOS: il sistema operativo da 10 KB per l’IoT |.
Qui di seguito vi lasciamo con il video promozionale di presentazione riguardante il nuovo SoC ultra-efficiente RockChip RKi6000. Come al solito, vi auguriamo una buona visione.