Con il mondo gettato in un clima ormai estremamente confuso e di enorme tensione per la pandemia di coronavirus, ben poche notizie giungono dalla Russia. Il paese, guidato ormai da anni dal presidente Vladimir Putin, ha finora fatto registrare pochissimi casi di contagio. Ad oggi, si hanno infatti notizie di 114 contagiati: un numero davvero basso se consideriamo la vicinanza, soprattutto della zona ovest del paese, con l’Europa continentale e alla Cina stessa, pur considerando che non tutta la zona più orientale della Russia è densamente popolata quanto quella occidentale.
Possiamo in merito fare alcune considerazioni, soprattutto tenendo presenti i dati raccolti da EUObserver, che raccolgono tra l’altro testimonianze di diversi esperti che mettono in dubbio la veridicità dei dati forniti dalla Russia. In primo luogo, ci sarebbe da considerare la densità di popolazione nelle vastissime zone rurali dell’est del paese: in queste immense aree non ci sarebbe infatti la possibilità materiale di controllare e monitorare la situazione relativa alla diffusione del contagio e conseguentemente non possono raccogliersi dati relativi ad eventuali decessi e guariti.
La Russia intende forse dimostrare al mondo di poterne uscire senza difficoltà?
In secondo luogo, ci sarebbe la possibilità che la Russia non stia diffondendo notizie relative alla situazione per non far venire meno quell’aura di “superpotenza” che da sempre è concausa di attriti anche piuttosto seri con il mondo occidentale. La Russia di Putin potrebbe quindi voler dimostrare di essere in grado di gestire e superare la pandemia in totale autonomia e contenendo al massimo l’impatto devastante, economico e sociale della stessa.
In casi del genere è tra l’altro facile cadere vittime di complottismi o ricostruzioni a dir poco fantasiose e prive di qualsivoglia riscontro reale, ma ad oggi è innegabile che i dati giunti dal paese risultano quantomeno “inverosimili“, se consideriamo la velocità e la facilità di trasmissione del coronavirus.