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S7 e Note 7, grande occasione: Samsung vende quelli ricondizionati

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Samsung si conferma leader mondiale della telefonia anche in questo 2016, grazie all’uscita di due dispositivi della fortunatissima serie Galaxy che hanno ottenuto un grande successo di mercato: il Galaxy S7 e il Galaxy Note 7. Per quest’ultimo, addirittura, Samsung non ne ha prodotti a sufficienza rispetto alla grande domanda. Come abbiamo detto qui. Nonostante questo grande successo di vendite, Samsung ha deciso di immettere sul mercato anche i cosiddetti Galaxy S7 e Note 7 ‘ricondizionati’. Cosa sono i dispositivi ‘ricondizionati’? Sarebbero quei telefoni restituiti a Samsung nell’ambito dei suoi programmi di aggiornamento annuali e di rivendita di modelli nuovi, che il colosso coreano rivenderà a prezzi vantaggiosissimi, nonostante il fatto che siano praticamente nuovi. Vediamo meglio i dettagli.

Galaxy S7 e Galaxy Note 7 ricondizionati: un’ottima occasione

Come noto, Samsung prevede programmi che a fronte di una sorta di “canone” spesso pagato all’operatore, garantiscono ad ogni utente di ottenere ogni anno il nuovo modello di Galaxy S in uscita, restituendo il vecchio. I telefoni restituiti e ricondizionati saranno poi venduti ai consumatori ad un prezzo inferiore. Certo, questo tipo di offerta si scontra anche con la concorrenza dei prezzi online. Si pensi ad esempio che un Samsung Galaxy S7 acquistato sul web costa, nuovo, poco più di 550 euro, con uno sconto quindi del 24 per cento rispetto al prezzo di vendita originario, che si trova in un tradizionale negozio. Inoltre, questi ultimi, dopo alcuni mesi dall’uscita di un nuovo dispositivo, già cercano di venderlo con sconti, soprattutto suffragati da abbonamenti con compagnie telefoniche. Dunque, sia un S7 che un Note 7 ricondizionato, potrebbero non essere accattivanti a sufficienza.

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S7 e Note 7 ricondizionati, tra limiti e sfide

Fatto sta che Samsung sembra non essere scoraggiata da ciò e vuole comunque vendere gli S7 e Note 7 ricondizionati. Anche perché vuole ulteriormente ripianare i costi della sua divisione mobile e vuole mantenere margini operativi al di sopra del 10%. I telefoni ricondizionati potrebbero avere un buon effetto in mercati come la Cina, dove Samsung è in difficoltà rispetto ai concorrenti locali, ma anche Stati Uniti e Europa. Vedremo quando la cosa partirà. Lo sconto potrebbe essere anche di 300 euro a telefono.

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

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