Il liceo Respighi di Piacenza è il vincitore dell’edizione 2016/17 della First Lego League, il concorso dedicato alle scuole superiori, che dal 2014 premia i migliori progetti realizzati con i mattoncini Lego. Si tratta per la precisione dei set “Lego Mindstorm“, che oltre a ruote, mattoncini ed asticelle, comprendono anche una serie di motori ed un controller programmabile. In altre parole, i set Mindstorm servono a costruire veri e propri robot.
Il tema di quest’anno era la salvaguardia degli animali, ed i tre progetti selezionati dal Ministero dell’istruzione proseguiranno il loro percorso fino alla finale internazionale. Ai partecipanti è stato richiesto di inventare qualcosa che potesse migliorare la convivenza tra uomo e fauna, ed allo stesso tempo migliorare la vita dei nostri “amici pelosi”.
Il team vincitore, il Liceo Respighi di Piacenza, ha realizzato un sistema di dissuasori acustici, che spaventa gli animali qualora provassero ad attraversare sia le autostrade che le strade provinciali più trafficate. In questo modo si salvaguarda sia la sicurezza degli animali che quella dei guidatori.
Secondo classificato è stato l’Istituto Tecnico Industriale Planck di Lancenigo, che ha realizzato un sistema di monitoraggio delle api nelle arnie, cavalcando un tema molto delicato ed importante come la diminuzione delle api ed il conseguente rischio ambientale, tanto che c’è chi sta pensando di sostituire le api con dei droni, per prevenire l’estinzione di numerose specie vegetali.
Terzo posto infine per il progetto del Liceo Rosmini di Rovereto, che ha pensato ad un collare di tracciamento da applicare agli orsi; in questo modo gli escursionisti che si trovano in zone a rischio di “incontri ravvicinati”, potranno venire avvisati da una app sul proprio smartphone, che segnalerà con precisione la posizione degli animali.
I tre progetti vincitori sono stati scelti tra 16 finalisti, che a loro volta si sono distinti dai 112 ammessi alla competizione. Questi progetti si sono “elevati dalla massa” grande alla loro reale utilità pratica, e ad uno spiraglio di sviluppo che, per i costi di produzione e le caratteristiche tecniche, li rende effettivamente producibili e sviluppabili su larga scala.
L’innovazione parte dalla creatività quindi, ed il genio Italiano ancora una volta saprà farsi riconoscere, anche grazie ai mattoncini colorati.