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Samsung all’MWC porta l’end-to-end del 5G

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In occasione del Mobile World Congress 2016 di Barcellona, Samsung ha tenuto banco non soltanto con la propria nuova gamma di prodotti, si è prestata sfruttando l’occasione dell’evento mediatico a presentare le nuove tecnologie che aprono la strada al futuro del 5G a 60 GHz. Oggi infatti la compagnia coreana, in collaborazione con Deutsche Telekom, ha annunciato la prima soluzione end-to-end, generata tra ripetitori e smartphone compatibili e dimostrata con successo durante il congresso.

Con le reti mobili di quinta generazione e grazie a dei visori di realtà virtuale, avremo la possibilità di assistere a distanza ad un evento sportivo o ad un concerto impossibile da raggiungere per via della distanza, godendo della sensazione di poter esserci fisicamente. Queste reti, inoltre, potranno connettere dei robot ad una intelligenza centralizzata dando modo di agire a distanza e, ad esempio, spostare oggetti in un magazzino. Si creeranno dei data cloud in modo da poter gestire un grosso numero di oggetti connessi, come per esempio collegare automobili ai termostati casalinghi. La connettività 5G è il futuro, ed è già possibile provarla a Barcellona.

reti 5g quinta generazione

La dimostrazione della connettività 5G

In questa dimostrazione end-to-end 5G, Samsung ha utilizzato due smartphone che tenevano traccia di precisi movimenti compiuti da un braccio meccanico ripreso in due differenti angolazioni e trasmesso in video in risoluzione 4K UHD in completa assenza di latenza. Il video è stato riprodotto senza alcun ritardo di trasmissione per mezzo del servizio Ultra High Mobile broadband (U-MBB) che utilizza la tecnologia di accesso radio a 60 GHz. Samsung e Deutsche Telekom sono riuscite a raggiungere un flusso di oltre 1.5 gigabit al secondo su ogni smartphone, la migliore velocità mai raggiunta finora.

I dispositivi utilizzati nella dimostrazione montavano 16 antenne che supportano il beam-forming così come le reti convenzionali 3G e LTE. Questa dimostrazione ha evidenziato dunque la capacità di sfruttare sia le tecnologie già in circolazione come le lunghe distanze coperte dai tradizionali metodi radio a bassa frequenza, ma verranno integrate con molte piccole celle più veloci, che quelle future come il 5G.

reti 5g quinta generazione

Sempre più dispositivi supporteranno le reti 5G

In futuro vedremo sempre più dispositivi Samsung che supporteranno le reti 5G che miglioreranno di netto anche l’Internet delle Cose, come hanno già dimostrato compagnie come Zte e Qualcomm. Se si è in viaggio in automobile e si vogliono avere informazioni tempestive sul traffico avendo così un’assistenza alla guida al top, è necessaria una rete che possa fare tutto questo. Ad ogni modo con l’evoluzione delle attuali reti 4G avremo già, fra il 2016 e il 2017, un primo esempio di queste innovazioni in quanto verrà resa disponibile la tecnologia NB-Iot (Narrow band internet of things) che dedica una porzione delle frequenze 4G per riuscire a gestire gli oggetti connessi. Telecom Italia e Huawei hanno annunciato la loro collaborazione nella sperimentazione della frequenza a 800 Mhz che sarà in grado di comunicare facilmente a distanza con casa, questo significa che con il 4G NB-Iot troveremo in rete contatori intelligenti come quelli che Enel presto installerà nelle case di tutti noi.

Samsung sembra essere molto interessata a sviluppare ulteriormente l’alta velocità con l’uso di frequenze molto elevate nelle reti mobili di quinta generazione e vuole esserne la forza motrice. Ci vorranno comunque un paio di anni prima che il 5G diventi mainstream, i principali operatori negli Stati Uniti contano di rendere disponibili commercialmente le proprie reti 5G entro la fine del 2017 o agli esordi del 2018. Per far si che il 5G sostituisca l’attuale 4G si dovrà aspettare invece l’arrivo del 2020 quando nelle reti di tutto il mondo potremo beneficiare di una nuovissima ed avanzata infrastruttura.

Fonte: SamMobile

Stefano Pauli
Stefano Paulihttp://www.senzaunordinepreciso.it
Sono appassionato di informatica, tecnologia, musica e pallacanestro. Ho fatto un’esperienza lavorativa ventennale e, da autodidatta, ho imparato il mestiere di dekstop publisher e proofreader, usando applicativi dedicati. Di recente mi sono scoperto web writer, aprendo anche un mio personale blog di informazione e approfondimento.

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