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Galaxy Note 5 vs Galaxy Note 3: 6 motivi per fare l’upgrade

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Il lancio del Samsung Galaxy Note 5avvenuta lo scorso 13 Agosto in occasione del Samsung Unpacked 2015 – aveva generato molteplici malcontenti a causa dell’assenza di copertura per il mercato italiano che, dopo una richiesta in continuo aumento, pare possa esser soddisfatta tra il mese di Febbraio e Marzo.

L’arrivo del Samsung Galaxy Note 5 in Europa spalanca quindi la strada non solo agli utenti alla ricerca di un phablet professionale per il miglior multitasking business quanto soprattutto ai possessori di Samsung Galaxy Note 3 pronti a fare il salto di qualità attraverso un upgrade meno figurativo di quel che possa sembrare e ricco di tantissimi significati sia tecnici che pratici rispetto l’utilizzo quotidiano.

Note 5 vs Note 3: è davvero il caso di cambiare?

L’evoluzione della gamma Galaxy Note, uno dei più rosei esempi di ricerca e sviluppo da parte di Samsung nell’ambito phablet, evidenzia ogni anno dei notevoli miglioramenti tra una generazione e l’altra ponendo logici ragionamenti tra due modelli separati da ben 2 generazioni.

I motivi per passare a Samsung Galaxy Note 5 a partire da un Galaxy Note 3 possono esser circoscritti a 6 – seppur importanti – vantaggi differenziali monitorati tra i comparti quali: scocca e design, display, sicurezza ed Home Button, usabilità della nuova S-Pen, qualità multimediale delle fotocamere ed infine la fluidità garantita dall’aggiornamento Android 6.0 Marshmallow già rilasciato in alcuni paesi.

Scocca e design: alluminio e vetro prendono il posto di plastica e materiali sintetici senza incremento delle dimensioni

Confronto di materiali e design tra Samsung galaxy Note 5 e Galaxy Note 3.
Confronto di materiali e design tra Samsung galaxy Note 5 e Galaxy Note 3.

Il più importante miglioramento associato al Samsung Galaxy Note 5 riguarda sicuramente il design, similare a quello della gamma smartphone Galaxy Spoichè connesso ai criteri del Project Zero – con vetro ed alluminio in sostituzione della precedente struttura in plastica e materiali sintetici sulla back-cover.

Nonostante il grip di tenuta offerto dal Galaxy Note 3 risulti decisamente migliore, a causa di un’aderenza maggiormente marcata a contatto con le pelle, il form factor con bordi smussati e linee perimetrali non spigolose del Galaxy Note 5 riescono a compensare la rigidità e la diversa qualità di tatto del vetro offrendo persino una tenuta superiore nell’arco della giornata.

Ciò risulta veritiero andando a visionare le dimensioni dei due modelli pari a 153.2 x 76.1 x 7.6 contro 151.2 x 79.2 x 8.3 mm rendendo il confronto tra Samsung Galaxy Note 5 vs Galaxy Note 3 vincente per il primo.

Display: maggior risoluzione e nuove funzionalità a schermo spento per essere al passo coi tempi

Confronto display tra Galaxy Note 5 e Galaxy Note 3.
Confronto display tra Galaxy Note 5 e Galaxy Note 3.

Gli schermi offrono un notevole punto d’osservazione sui progressi maturati da Samsung – leader nel settore insieme ad LG – rendendo il confronto Samsung Galaxy Note 5 vs Galaxy Note 3 praticamente scontato.

Il nuovo phablet del colosso coreano vanta infatti uno schermo da 5.7 pollici di tipologia Super AMOLED con Gorilla Glass 4 e con risoluzione QHD, ovvero 2.560 x 1440 pixels, mentre il Galaxy Note 3 – rispetto gli attuali standard di risoluzione – propone la medesima diagonale da 5.7 pollici ma su di un display AMOLED con Gorilla Glass 3 decisamente inferiore visti i 1920 x 1080 pixels.

Ciò che più sorprende risulta essere però l’innovazione funzionale garantita da Screen-off Memo presente solo su Samsung Galaxy Note 5, pensata per facilitare e velocizzare il processo di scrittura di note ed appunti direttamente su display spento – senza incidere nè su consumi né sull’attività del device – evitando di dover prima accedere al phablet e poi recarsi alla sezione dedicata.

Sicurezza ed Home button: sensore d’impronte e maggior privacy per i vostri dati

Home Button di Samsung Galaxy Note 5

Benchè l’Home button rappresenti da sempre uno dei punti di forza nell’esperienza utente, insieme ad S-Pen, della gamma Galaxy Note va ovviamente sottolineato come l’evoluzione dei criteri di sicurezza l’abbia reso anche un elemento cruciale di riconoscimento d’accesso.

Uno dei perni primari del confronto Samsung Galaxy Note 5 vs Galaxy Note 3 vige proprio su tale aspetto grazie al sensore d’impronte digitali integrato nel tasto fisico centrale emerso soltanto a partire dal Note 4, un fattore non solo interessante poichè nuovo per i possessore della terza generazione del phablet quanto anche sempre più integrato e prioritario nell’utilizzo di Android 6.0 Marshmallow per lavoro, privacy e pagamenti digitali tali da farne fattore basilare da possedere nel prossimo dispositivo.

S-Pen: intuitiva, facile da estrarre e ricca di trucchi

Il confronto tra S-Pen per funzioni e meccanismi d'estrazione.
Il confronto tra S-Pen per funzioni e meccanismi d’estrazione.

L’utilità del pennino integrato si è dimostrata notevole nel corso del tempo, a prescindere dal tipo di finalità d’uso S-Pen è sicuramente un punto di pregio e nel tempo il miglioramento del meccanismo estrattivo è stato importante.

Samsung Galaxy Note 5, a differenza dal Galaxy Note 3, offre infatti un sistema meccanismo con pulsante integrato sulla base del pennino per evitare non solo la perdita dello stesso nel tempo – sfruttando gli agganci interni – quanto anche la diminuzione dei rischi di danno legati ad un errato inserimento riscontrato nelle precedenti generazioni.

Oltre ciò la sensibilità di scrittura con lo schermo – senza considerare le features sopracitate come Screen-off Memo – offre una qualità ed una velocità di riconoscimento dei movimenti e calibrazione decisamente superiore ed adatta ad attività di multitasking sempre più complesse.

Fotocamere: il confronto tra Galaxy Note 5 vs Galaxy Note 3

Le differenze tecniche tra le fotocamere di Galaxy Note 5 e Galaxy Note 3.
Le differenze tecniche tra le fotocamere di Galaxy Note 5 e Galaxy Note 3.

Il confronto tecnico fotocamere, primarie per videochiamate e selfie, soffre chiaramente delle differenze generazionali tra i due phablet Samsung con un una qualità incrementata proprio sul Samsung Galaxy Note 5.

Quest ultimo vanta infatti un obiettivo frontale da 5 megapixel ed un obiettivo da 16 megapixel, con OIS, contro i rispettivi 2 e 13 megapixel del rivale Galaxy Note 3 la cui qualità negli scatti risulta inferiore anche per l’assenza della medesima ottimizzazione software e di qualsivoglia stabilizzatore d’immagine.

Android 6.0 Marshmallow e TouchWiz: bloatware alleggerito, maggior fluidità ed autonomia oltre a tante features

Rendimenti autonomia con Android 6.0 Marhsmallow.
Rendimenti autonomia con Android 6.0 Marhsmallow.

Consulta anche: Aggiornamento Android 6: lista di tutti gli smartphone abilitati [Guida]

Il vero punto di distacco nell’usabilità tra Samsung Galaxy Note 5 e Galaxy Note 3, al di là delle pure differenze tecniche, verte interamente sull’apparato software col rilascio di Android 6.0 Marshmallow.

L’ultima release dell’OS made in Google, ma fortemente personalizzato da Samsung, avvantaggia il Galaxy Note 5 – unico, insieme al Galaxy Note 4, ad esserne provvisto secondo la roadmap d’aggiornamenti ufficiali del colosso coreano – con un bloatware decisamente più leggero, offrendo maggior fluidità al sistema, ed un interfaccia TouchWiz revisionata sia nell’estetica che nelle funzionalità integrate.

I vantaggi primari, rispetto Android Lollipop presente su Galaxy Note 3, emergono però lato consumi grazie alla speciale funzione Doze pronta ad incrementare l’autonomia del Note 5 nonostante la batteria da 3.000 mAh sia sulla carta inferiore ai 3.200 mAh del phablet di terza generazione.

Conclusioni: l’upgrade è davvero conveniente?

Alla luce dei tanti fattori analizzati, l’upgrade da Galaxy Note 3 a Samsung Galaxy Note 5 risulta più che consigliato sfruttando le enormi differenze esistenti tra le due generazioni separate da più di 2 anni di evoluzione nel campo mobile, generalmente un tempo notevole per proporre miglioramenti non solo considerevoli quanto anche più che sufficienti per giustificare un passaggio di consegne.

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