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Galaxy S7 al mare sfida i top gamma sott’acqua: chi resiste di più? [VIDEO]

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Samsung Galaxy S7 è un terminale che abbiamo imparato a conoscere e che continua tuttavia a stupirci nonostante le proposte offerte dai competitor, cronologicamente avvantaggiate, tentino di soppiantare i titoli meritatamente conquistati da Samsung nel corso di questi ultimi mesi.

Miglior display, miglior fotocamera e videocamera del mercato e ultima, ma non ultima, la possibilità di portare il nostro smartphone al mare o in piscina senza alcuna preoccupazione, grazie all’ausilio delle Certificazioni IP68 che stanno facendo la fortuna dei nuovi device che espongono questa loro caratteristica attraverso serrate campagne pubblicitarie volte a far valere le proprie condizioni.

Oggi ritorneremo proprio su questo argomento sottolineando, tramite un confronto diretto, quella che potrebbe essere o meno la superiorità in tal senso dei Galaxy S7 rispetto a: LG G5, Sony Xperia Z5 Premium, Motorola Moto X Play, Kyocera Duraforce ed iPhone 6S rilasciando in ultimo un video che espone i suddetti device allo stress test in acqua salata. Andiamo.

Galaxy S7 vs Competitors – Test Resistenza in mareGalaxy S7 IP68

Ormai l’estate è arrivata e spesso portiamo il nostro lavoro, o il nostro svago a seconda della circostanza, direttamente al mare nel palmo delle nostre mani. A tal proposito occorre scegliere uno smartphone che garantisca, oltre alla completezza delle sue funzioni, anche una certa affidabilità nel caso in cui questo dovesse finire per qualche ragione in acqua.

Lo sa bene Galaxy S7 che in questo nuovo post, e successivamente nel video, sfida i concorrenti in un test di resistenza in acqua salata volto ad evidenziare le proprie doti di impermeabilità dichiarate dal produttore nel rispetto delle certificazioni ricevute.

Si è chiaramente notato che, nel confronto, sono stati inseriti dei dispositivi che non hanno ottenuto la certificazione alle impermeabilizzazioni. Tra questi abbiamo: LG G5, Moto X Play, iPhone 6S e Sony Z5 Premium che, con grande sorpresa, si è spento dopo 3 metri di profondità nonostante siano per esso state dichiarati gli standard di conformità operativi IP65 ed IP68.

A tale livello di profondità, come auspicabile, sono stati rinvenuti illesi Galaxy S5 e Kyocera Duraforce, i quali sono potuti passare allo step di prova successivo.Galaxy S7 test immersione

Il livello seguente ha previsto l’immersione a ben 20 piedi di altezza (circa 6 metri), entro i quali si è potuto osservare il corretto funzionamento del Galaxy S7 a scapito del Kyocera Duraforce che ha dichiarato inesorabilmente forfait. A questo punto l’S7 ha già vinto.

Come abbiamo potuto vedere il Samsung Galaxy S7 è stato il degno vincitore della battaglia. Fermi tutti! Chi ha detto che il test si è concluso?
Onde verificare i limiti operativi del nuovo smartphone made in South Korea ci si è spinti addirittura oltre, molto oltre.

Il Galaxy S7 è stato portato ad una profondità di 9 metri entro i quali ha continuato con sorpresa a funzionare, anche se per pochi secondi. Da notare comunque la straordinaria capacità di resistenza offerta dal terminale che, in nessun caso, ha vacillato rispetto alla concorrenza stabilendo, almeno per il momento, un primato assoluto. Vi invitiamo a prendere visione del video sample realizzato a riprova dell’enorme potenzialità offerta dal dispositivo in tal senso, Lasciamo poi a voi il compito di giudicare.

Leggi anche: Galaxy S7 Active sfida Galaxy S7 nei test di caduta [VIDEO]

Siamo certi che qualcuno vorrà ripeterlo in una delle sue calde giornate estive. Se vi sentite avventurosi e sprezzanti del pericolo potete sempre realizzare le vostre foto in mare, ma per non più di 30 minuti sia chiaro.
Scherzi a parte, lasciateci pure tutte le vostre impressioni sul caso ed utilizzate il box dei commenti sotto proposto per evidenziare in quale misura è cambiata l’esperienza utente attraverso questa tipologia di terminali. Vi aspettiamo numerosi. Don’t try this at home.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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