I nuovi top di gamma di casa Samsung, il Galaxy S8 ed il Galaxy S8 Plus, includono diversi sistemi per lo sblocco e per l’autenticazione. Oltre all’oramai tradizionale sensore di impronte digitali, spostato nella parte posteriore della scocca, accanto alla fotocamera, ed al sistema di scansione dell’iride, che aveva debuttato con il Note 7, la casa coreano ha munito i suoi flagship anche di un sistema di riconoscimento del volto.
I primi test hanno subito evidenziato la scarsa sicurezza di questo sistema per verificare, in modo corretto, l’identità dell’utente. Anche una foto di buona qualità e con la giusta angolazione può trarre in inganno i sensori montati dai Galaxy S8 e S8 Plus. Ad oggi, infatti, per l’autenticazione in Samsung Pay vengono utilizzati solo il sensore di impronte e la scansione dell’iride.
Un portavoce di Samsung ha confermato che il sistema di riconoscimento facciale non garantisce i giusti livelli di sicurezza ed identificazione per le transazioni finanziarie da mobile. Per Samsung, ad oggi, il sensore di impronte e la scansione dell’iride sono le soluzioni in grado di garantire tali livelli di sicurezza.
Secondo alcuni esperti del settore, nel prossimo futuro Samsung continuerà ad insistere sul riconoscimento facciale e spingerà l’acceleratore anche sul riconoscimento della voce degli utenti. Questi due sistemi, ad oggi non in grado di garantire i giusti livelli di sicurezza, potrebbero diventare “main stream” in futuro insieme al sensore di impronte.
Secondo Jin Seung-heon, presidente di Electronics and Telecommunications Research Institute, ci vorranno quattro o cinque anni prima che il riconoscimento facciale risolva i suoi problemi di sicurezza e possa, quindi, essere utilizzato come sistema sicuro per le transizione finanziarie. Sino ad allora, con ogni probabilità, la casa coreana continuerà ad insistere sui metodi sicuri.
Ricordiamo che con i prossimi top di gamma, il sensore di impronte, oggi collocato in una posizione definita da molti scomoda, dovrebbe essere inserito al di sotto del display grazie ad una nuova tecnologia su cui Samsung sta lavorando da mesi ma che non ha ancora raggiunto i giusti livelli di maturità per poter essere utilizzata su smartphone. Continuate a seguirci anche nel corso dei prossimi giorni per tutti gli aggiornamenti sulla questione.
Fonte: TheInvestor