L’innovativo sistema di pagamento elettronico di Samsung Electronics è attualmente in fase di rilascio in vari paesi del mondo. Secondo quanto rivelato da un report dei colleghi di Fortune, Samsung Pay è attualmente disponibile in Spagna, Singapore ed Australia.
Il futuro è a prova di contatti
Entrando in diretta competizione con Apple Pay ed Android Pay di Google, Samsung Pay permette di acquistare e gestire i propri fondi con un portafoglio digitale sul proprio smartphone. Dopo aver infatti configurato il proprio profilo ed aver inserito i dati della carta di credito, per procedere al pagamento è sufficiente un paio di tap sul vostro device oppure sfruttare il modulo Nier Field Communication (NFC) se ne disponete, sfruttando la tecnologia “contactless”.
Fin qui nulla di differente dalle rivali, ma ciò che veramente differenzia Samsung Pay è che l’acquisto può essere fatto anche usando i pre-esistenti terminali per carte di credito dei commercianti.
Questi inoltre non necessiteranno dell’NFC, cosa che invece Apple e Google fanno. La tecnologia dietro al servizio Samsung Pay infatti manda un segnale magnetico dallo smartphone al lettore i carte di credito del tutto simile a quello prodotto dall’inserimento dallo strisciamento di una carta.
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Nonostante sulla carta sia quindi più comodo e confortevole di Android Pay ed Apple Pay, Samsung Pay rimane dietro a quest ultimo per tasso di adozione. Secondo il colosso sud coreano però, questo dato è in continua crescita e solamente in Sud Corea si sono registrate transazioni per oltre un miliardo di dollari dal lancio, avvenuto lo scorso autunno. Nonostante Apple e Google non abbiano rilasciato dichiarazioni e cifre ufficiali, Reauters ha stimato che il gigante di Cupertino abbia totalizzato solo nel 2015 $10,9 miliardi di dollari, con circa 12 milioni di utenti attivi, mentre Google e Samsung inseguono al secondo posto con “solo” 5 milioni di utilizzatori. In ultima analisi ricordiamo che Samsung Pay è disponibile anche in Cina, Sud Corea e negli Stati Uniti d’America, ma il roll-out è previsto nel prossimo futuro anche per Brasile, Canada e Gran Bretagna.
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Un modo per spingere gli smartphone piuttosto che fonte di guadagno
Nonostante quindi Samsung Pay vada rincorrendo Apple, secondo il colosso sud coreano il suo servizio di portafoglio e pagamento digitale è visto con un’ottica differente da come ci si aspetterebbe. A differenza infatti di Apple, Samsung crede che il proprio Pay serva maggiormente a spingere la vendita e l’adozione dei propri smartphone piuttosto che come sorgente di introiti, e come dargli torto?
Non chiedendo alcuna percentuale sulle transazioni effettuate ai commercianti, è evidente come ci siano due visioni di base completamente opposto nelle due rivali. Samsung Pay Mini a parte, questo servizio può essere usufruito solo mediante un device Samsung, e ciò è un altro incentivo che spingerebbe l’utenza a sceglierlo al posto della concorrenza.
Siamo una compagnia produttrice di hardware e a fine giornata penso sempre che quello che stiamo facendo è convincere le persone a prendere un nostro smartphone… ed amarlo ed esserne soddisfatto ogni giorno di più!
Con queste parole Elle Kim, Global Vice President di Samsung Pay, ha detto ai microfoni di Reuters, sottolineando quanto già espresso poc’anzi.
Voi cosa ne pensate? Siete degli utilizzatori della tecnologia contactless per i pagamenti oppure per tenere i vostri portafogli digitali preferite Apple, Google o Samsung? Insomma fateci sapere la vostra opinione con un commento qui sotto alla news.