Samsung Electronics è stata recentemente accusata dalla cinese Huawei circa le presunte violazioni registrate ai danni di 11 brevetti incriminati appartenenti alla suddetta società che ha chiamato in causa la sudcoreana portando avanti un’azione legale nei confronti di alcune adozioni software e mobili per reti cellulari.
Una vicenda che ha provocato l’immediata reazione di Samsung che si è detta disposta ad intraprendere una contro-accusa da inizializzarsi nel prossimo mese di Luglio 2016. Questo quanto confermato da un recente post apparso nelle pagine di ManillaBullettin. Vediamo di stabilire i termini della vicenda e come la società intenda perseguire questa sua nuova crociata burocratica sulle proprietà intellettuali dei brevetti.
Samsung incalza Huawei Corporation, nuova causa a Luglio
Samsung, indiscussa leader mondiale dell’Information and Communication Technology e campione di vendite al pubblico è stata recentemente protagonista di una vicenda che ha portato all’ultima dichiarazione ufficiale in merito ai provvedimenti da adottarsi entro il prossimo mese di Luglio, in tutta risposta alle provocazioni di Huawei circa il trafugamento di alcuni brevetti in corso d’opera riguardanti le reti mobili cellulari.
Un funzionario del settore riferisce che, a seguito della presentazione di una petizione, occorrono due mesi esatti per ripresentarne una seconda sulla base della formulazione dei capi di accusa della prima. In tal senso Samsung Electronics intende procedere quanto più speditamente possibile cercando di rientrare entro i termini minimi per la presentazione dell’istanza.
Samsung, d’altra parte non intende sfidare Huawei all’interno di un tribunale coreano né tanto meno avrebbe senso aderire ad una disputa in territorio cinese. d’altro canto la società ha dalla usa oltre 100.000 brevetti e già questo la dice lunga sulla questione, riferisce un portavoce della società. Ahn Seong-ho, capo della divisione sulle proprietà intellettuali di Samsung, è stato il primo a rispondere alla notizia già il giorno successivo, il che indica la forte vicinanza del reparto alal delicata questione.
Leggi anche: Samsung chiamata in causa da Huawei, brevetti non validi
Un potenziale accordo di crossing-license non è nemmeno da escludere in modo tale da andare in contro alle esigenze delle due società creando un solido punto di incontro piuttosto che un teatro di guerra aperta. Le intenzioni della società sarebbero perciò quelle di creare, nei limiti del fattibile, i presupposti ideali per una condizione di tacita negoziazione che consenta di dividerne gli utili, senza creare rancori. Analoga situazione verificata con Sony Ericcson anni addietro.
Come procederà Samsung Electronics al riguardo? L’accordo di sarà o le parti incroceranno il rispettivo fuoco nemico in una battaglia legale all’ultimo brevetto? Voi che cosa ne pensate? Lasciateci pure la vostra opinione al riguardo ed esprimetevi in proposito adoperando l’apposito box commenti sotto proposto.