Nel corso di questi ultimi anni, le speculazioni in merito al settore building-car si sono moltiplicate a favore di società come Samsung Electronics ed Appl Inc., le quali si sono più volte portate all’attenzione del pubblico in qualità di prossimi grandi major constructor. In particolare Samsung, in tempi molto recenti, si è resa attiva in merito alla questione a causa dell’acquisizione registrata nei confronti di Harman International, verso cui si è proceduti tramite un investimento di $8 miliardi di dollari. Ma il Presidente smentisce la vicenda.
Tranne Google, che per prima è riuscita a garantirsi la costruzione del primo prototipo di auto funzionante, nessun’altra major company del ramo alta tecnologia è intervenuta direttamente nel settore, se non per proporre idee innovativa che facessero colludere l’ingegneria meccanica a quella puramente elettronica.
A seguito dell’acquisizione di Harman Industries, comunque, si è molto dibattuto e speculato sulla possibile entrata in campo di una ipotetica divisione Samsung Car. Ad ogni modo, alti esponenti della compagnia stanno provvedendo a smontare questa tesi, dicendosi fermamente convinti del fatto che la società non è in alcun modo intenzionata a costruire automobili, contrariamente a quanto, invece, detto in questi giorni sulle varie testate on line con focus sull’argomento.
Ciò che, invece, interessa direttamente Samsung corrisponde al fatto di voler introdurre sistemi tecnologici innovativi per la gestione delle postazioni auto e su settori decisamente più tradizionali, come i propulsori per i sedili e degli altri organi interni che compongono l’elettronica della vettura. Young Sohn, attuale Presidente e chief strategy officer di Samsung Electronics, si è così espresso nel corso di una recente intervista.
Un’affermazione che arriva a seguito del consolidarsi della sua posizione nel comparto auro, raggiunta a seguito degli investimenti condotti a partire dallo scorso anno nel settore degli autoveicoli. In particolare, l’azienda ha stretto accordi di collaborazione con società tedesche per la fornitura di accessori e componenti software da implementare nelle soluzioni di futura generazione e per i sistemi di guida assistita.
L’azienda, perciò, vuole soltanto assicurarsi una presenza che veda un suo affiancamento alle già esistenti multinazionali dell’automotive, senza la pretesa di divenire produttore e venditore a se stante. Tutti i propositi e le indiscrezioni di questi giorni, quindi, non sono state avvalorate.
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