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Samsung TV 2017: supporto ad HDR10+ con metadati dinamici

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I fatti ci dicono che l’introduzione del nuovo sancito standard HDMI 2.1 ha portato ad una seria rivalutazione dei contenuti da fruirsi in ambito TV da parte di tutti i consumatori che si affidano a produttori del calibro di Samsung, Sony, LG ed altri.

La gestione dell’HDR10, di fatto, getta soltanto le basi di un miglioramento da completarsi con successive revisioni dello standard che non prevedano, come in questo caso, l’utilizzo di metadati statici ma che, invece, si adeguino all’utilizzo di un sistema che fornisca metadati dinamici, visti come la possibilità di un aggiornamento dinamico delle informazioni di luminosità che compongono le immagini, ovvero i pixel.

Attraverso l’utilizzo di sistemi a metadati dinamici, come il basilare HDR10, infatti, l’ottimizzazione si ha nel suo complesso, senza la pretesa di una configurazione che prenda in esame la variabilità delle scene video. Standard, invece, come Dolby Vision offrono il supporto dinamico all’ottimizzazione dei contenuti, intervenendo fotogramma per fotogramma nelle fasi di balancing dei picchi di luminosità, curando i dettagli su porzioni chiare e scure dell’immagine per ogni singola scena. samsung qled tv metadati dinamici

L’utilizzo di una versione di HDR10 con metadati dinamici è cosa risaputa ormai da tempo e, proprio grazie ad HDMI 2.1 ne vedremo una sua implementazione finale. I produttori come Samsung TV, LG, Sony e Philips hanno atteso da tempo una standardizzazione delle direttive di utilizzo per il nuovo standard, sia per gli Ultra HD Blu-Ray che per lo streaming video online.

Oltre al Dolby Vision, ad ogni modo, vi sono ulteriori sistemi per la gestione dei metadati dinamici, come quelli in uso dagli standard SMPTE (Society of Motion Pictures and Television Engineers).

Allo stato attuale, di fatto, esistono le seguenti varianti fondamentali:

  • SMPTE ST 2094-20 (Philips)
  • SMPTE ST 2094-30 (Technicolor)
  • SMPTE ST 2094-40 (Samsung)

samsung qled tv 2017L’ultima versione corrisponde a quella che troveremo con le soluzioni Samsung QLED TV 2017 che, per estrema semplificazione, introdurranno il cosiddetto HDR10+ il quale , appunto, inserisce il sistema dinamico per la gestione dei fotogrammi. Trattandosi di un aggiornamento funzionale basato sul vecchio standard HDR 10 statico, non vi è alcun pericolo in merito all’incompatibilità presunta con i vecchi modelli televisivi, a patto che l’HDR sia ovviamente supportato.

Per poter sfruttare HDR10+, allo stesso modo, servirà un supporto TV aggiornato al nuovo standard, sebbene con successivo aggiornamento si preveda l’integrazione delle funzione di gestione dinamica per i modelli TV 2016, anche se in merito non vi sono ancora certezze. HDR10+, così come le revisioni precedenti, debutterà con lo streaming Amazon Video, ora al vaglio della creazione di nuovi contenuti compatibili, potenzialmente in arrivo per la fine del primo semestre 2017.

A questo punto ci si potrebbe chiedere il perché di una fruizione in streaming. La risposta è abbastanza semplice e fondamentalmente legata ad un fattore di adeguamento dei mezzi trasmissivi. Di fatto, allo stato attuale, i produttori di dispositivi non sono in grado di adeguare in tempi brevi i propri supporti al nuovo standard.

L’utilizzo di un contenuto da sorgente esterna, come ad esempio potrebbe essere un lettore Blu-Ray UHD, richiede un mezzo di trasmissione adeguato che con lo streaming non si necessita, essendo una trasmissione gestita mediante la rete. Tale supporto fisico “in locale”, pertanto, si avrà più avanti, molto probabilmente solo nel terzo trimestre del 2017 e verso alcuni ben specifici produttori. Un processo di aggiornamento che richiederà tempo ma che renderà di certo più interessante la qualità dei contenuti, Non credi?

LEGGI ANCHE: Samsung QLED TV: funzione di auto-calibrazione

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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