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Sangue: un’app potrebbe far vibrare una goccia per capire se coagula bene

Solitamente i coaguli di sangue si formano in maniera naturale per bloccare un’emorragia quando qualcuno è ferito. Tuttavia quando queste persone soffrono di altri problemi fisici e problemi cardiaci i coaguli potrebbero portare a ictus e infarto. Proprio per questo milioni di persone prendono farmaci anticoagulanti in tutto il mondo.  Chi prende questi farmaci deve essere sempre sotto controllo per assicurarsi che il sangue sia nell’intervallo perfetto.

Per fare questi test i pazienti devono recarsi in un laboratorio o pagare per un test a domicilio. Proprio perché non cosi facile, i ricercatori dell’Università di Washington hanno creato un nuovo sistema di test di coagulazione del sangue che utilizza una sola goccia di sangue e un motore di vibrazione per smartphone e una fotocamera. Il sistema include un attacco in plastica che tiene una piccola tazza sotto la fotocamera del telefono.

 

Coagulazione del sangue, ora è possibile capirne di più tramite un’app

Il paziente posiziona una goccia di sangue sulla tazza che contiene una piccola particella di rame e una sostanza chimica che attiva il processo di coagulazione del sangue. Il motore di vibrazione scuote la tazza mentre la fotocamera monitora il movimento della particella che smette di muoversi quando il coagulo si forma. In passato i medici facevano oscillare manualmente la provetta di sangue per vedere in quanto tempo si formasse il coagulo. Questo processo però richiede molto sangue e non è possibile utilizzare un ambiente domestico.

Invece grazie a questa nuova applicazione si può dimostrare che basta solamente uno smartphone e una goccia di sangue ed è possibile farlo anche a casa. Inoltre i risultati hanno una precisione simile a quella di attrezzature disponibili in commercio. È possibile classificare la capacità di coagulazione utilizzando due numeri: uno il cosidetto tempo di protrombina, ossia il tempo necessario alla formazione del coagulo. Il secondo un rapporto calcolato dal PT che consente ai medici di confrontare più facilmente i risultati tra diversi test o laboratori, chiamato “rapporto normalizzato internazionale” o INR.

 

Test di coagulazione più accessibili

La maggior parte delle persone che assumono questi farmaci anticoagulanti devono prendere per tutta la vita. Ovviamente questa non è una cosa che possiamo impostare e poi dimenticarcene. Basta pensare che il il 64% delle volte la maggior parte delle persone si trovano in un intervallo desiderabile di questi livelli. L’obiettivo principale è quello di rendere più facile per le persone sottoporsi a test più frequenti e assumere la responsabilità della propria assistenza sanitaria. I pazienti che possono monitorare i loro livelli di PT/INR da casa dovrebbero solo andare da un medico se il test suggerisse che erano al di fuori di quell’intervallo desiderabile.

I ricercatori hanno pensato a un dispositivo simile a quello della glicemia dove basta punzecchiare un dito e prendere una goccia di sangue. Per calcolare PT e INR, il telefono raccoglie due timestamp: il primo quando l’utente inserisce il sangue e il secondo quando la particella smette di muoversi. Per imitare ciò che sperimenterebbe un paziente a casa, il team ha quindi testato il sangue intero di 80 pazienti anonimi sia presso i centri medici di Harborview che presso l’Università di Washington. Questo test ha anche prodotto risultati che rientravano nella gamma di precisione dei test commerciali.

Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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