La carne cruda presenta sempre dei rischi, anche quando si tratta di tagli di qualità comprati nel più rispettabile dei posti. Il rischio di ritrovarsi con dei parassiti e purtroppo è quello che successo a una donna di 25 anni in Giappone. Quest’ultima ha avuto una brutta sorpresa dopo aver mangiato del sashimi.
Appena cinque giorni dopo aver mangiato questa specialità proprio giapponese, la suddetta si è dovuta recare all’ospedale. Apparentemente i sintomi erano semplice, ma fastidiosi, un dolore alla gola misto a irritazione continua.
I primi esami condotti sulla donna avevano dato esito negativo, come gli esami del sangue. Solo un’attenta ispezione fisica ha mostrato che c’era qualcosa di anomalo. Sulla tonsilla sinistra era presente qualcosa di nero e contorto. Per fortuna era facilmente raggiungile e grazie a delle pinzette, l’estrazione è stata veloce e indolore.
Sashimi e parassiti: una sfortunato caso
Ecco cos’hanno scritto i medici: “Il corpo del verme era nero, lungo 38 millimetri, largo 1 millimetro, e mutava la cuticola esterna. La PCR del DNA e il fatto che il verme fosse in esubero rivelarono che questa era una larva del quarto stadio di Pseudoterranova azarasi.”
Sebbene si tratti di un caso raro, negli ultimi 30 anni sono stati segnalati almeno 700 casi del genere tra il Giappone, il Nord Pacifico, il Sud America e i Paesi Bassi. Questo genere di parassiti è infatti noto per essere un rischio quando si mangia il sashimi o il sushi. Unica differenza sostanziale è che di solito il verme tende a fermarmi nello stomaco; l’essersi fermato alle tonsille è stato un’anomalia.