Come sappiamo da numerosi studi le specie o la maggior parte di esse sono transitorie. Si estinguono, possono ramificarsi in specie nuove oppure cambiano a causa dei cambiamenti esterni ambientali e mutazioni causali. Ci si può aspettare che una tipica specie di mammifero esista per un milione di anni. Gli esseri umani moderni, ad esempio, esistono da circa 300.000 anni. Quindi cosa succederà se arrivassimo a un milione di anni?
Secondo un autore di fantascienza, HG Wells, noi esseri umani potevamo evolverci in qualcosa di alieno. Nel suo saggio del 1883 ha immaginato quello che ora è diventato un cliché: creature dal cervello grande e dal corpo minuscolo. Successivamente, ha ipotizzato che gli umani potessero anche dividersi in due o più nuove specie. Sebbene questi modelli evolutivi non sono più andati bene nel tempo, le opzioni di base evidenziate sono ancora valide.
Quindi potremmo estinguerci, trasformarci in diverse specie o cambiare. Un ingrediente aggiunto è che abbiamo la biotecnologia che potrebbe aumentare notevolmente la probabilità di ciascuno di essi. Le possibili tecnologie future come il potenziamento umano, l’emulazione del cervello e l’intelligenza artificiale possono produrre nuove forme tecnologiche di specie non osservate in biologia. È impossibile prevedere perfettamente il futuro. Dipende da fattori fondamentalmente casuali: idee e azioni così come limiti tecnologici e biologici attualmente sconosciuti.
Ci sono molti scienziati che vogliono migliorare la condizione umana, rallentando e abolendo l’invecchiamento, migliorando l’intelligenza e l’umore e cambiando i corpi, portando potenzialmente a nuove specie. A lungo termine, dovremmo aspettarci che le persone più avanzate, generazione dopo generazione, diventino una o più specie postumane fondamentalmente diverse. Attraverso l’emulazione del cervello, ossia ricostruire una rete neurale equivalente in un computer per creare una “intelligenza software”. L’intelligenza del software ha alcuni vantaggi. Può essere molto efficiente in termini di risorse: un essere virtuale ha bisogno solo di energia dalla luce solare e di materiale roccioso per creare microchip.
Può anche pensare e cambiare nei tempi fissati dal calcolo, probabilmente milioni di volte più velocemente delle menti biologiche. Può evolversi in nuovi modi: ha solo bisogno di un aggiornamento del software. Sembrerebbe però essere improbabile che l’uomo rimanga l’unica specie del pianeta. Come sappiamo ampiamente l’intelligenza artificiale sta avanzando molto velocemente in questo momento. Sebbene ci sono ancora dubbi e incertezze sul fatto che diventi cosciente, arriverà l’intelligenza artificiale generale, che a seconda di diversi scienziati potrebbe avvenire entro questo secolo.
Ad un certo punto, è probabile che avremo un pianeta in cui gli esseri umani sono stati ampiamente sostituiti dall’intelligenza del software o dall’intelligenza artificiale, o da una combinazione dei due. La ricerca suggerisce che i computer diventeranno presto molto più efficienti dal punto di vista energetico di quanto non lo siano ora. Inoltre, le menti del software non avranno bisogno di mangiare o bere, che sono modi inefficienti per ottenere energia, e possono risparmiare energia correndo parti più lente della giornata. Quindi cosa succederà se arriveremo a esistere per un milione di anni? Alcuni esseri umani ci somiglieranno più o meno, ma sono meno numerosi di quanto non siano adesso.
Gran parte della superficie sarà selvaggia, essendosi trasformata in una zona di rigenerazione poiché c’è molto meno bisogno di agricoltura e città. Se gli esseri umani biologici si estinguono, la ragione più probabile è una mancanza di rispetto, tolleranza e contratti vincolanti con altre specie post-umane. Forse un motivo per iniziare a trattare meglio le nostre minoranze.
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