Un ingegnere della NASA, di origine etiope, mira a trovare una possibile soluzione alla ricerca dell’acqua sulla Luna, per aiutare le persone in futuro a stabilirsi li. Come sappiamo la vita senza acqua è ovviamente impossibile, sia che gli uomini siano sulla Terra che altrove nell’Universo è uguale. Affrontare la questione dell’ottenere l’acqua oltre il nostro pianeta è fondamentale.
L’acqua può essere trasportata dalla Terra, ma questo è costoso e altamente inefficiente. Significativamente quella lunare potrebbe anche essere utilizzata per produrre carburante per missili, consentendo alla Luna di essere una piattaforma per ulteriori viaggi nello spazio, il che aggirerebbe la necessità degli enormi razzi necessari per superare l’attrazione gravitazionale del nostro pianeta.
Il team di ricercatori sta sviluppando un prototipo di spettrometro leggero e compatto che potrebbe identificare definitivamente dove sono presenti le risorse d’acqua sulla Luna. Questo è stato sempre un cruccio del ricercatore etiope tanto da impegnarsi a creare strumenti spaziali che potessero risolvere i problemi della NASA e il più grande di tutti, ossia proprio trovare l’acqua. La presenza di un po’ d’acqua sulla luna è già stata confermata. Ma il problema con la maggior parte dei metodi di rilevamento è che non sono in grado di distinguere tra acqua, che è composta da idrogeno e ossigeno, e idrossile, un altro composto contenente idrogeno.
Il dispositivo creato dai ricercatori emette particelle di luce a una frequenza specifica dell’acqua, che possono essere utilizzate per individuarne la presenza. Inoltre il team sta sviluppando quelli che vengono chiamati laser a cascata quantistica per raggiungere questa frequenza che è stata difficile da raggiungere in passato. Ciò viene descritto come un nuovo sviluppo tecnologico che consentirà agli astronauti di utilizzare un dispositivo portatile per trovare sia la posizione che il volume dell’acqua, qualcosa che non è mai stato raggiunto prima.
Il minuscolo strumento potrebbe anche essere schierato su un rover telecomandato. Ridurre le dimensioni e il peso di qualsiasi oggetto progettato per una missione lunare è fondamentale poiché lo spazio è prezioso. Con sede presso il Goddard Space Flight Center della Nasa nel Maryland, l’ingegnere ha recentemente ricevuto 2,5 milioni di dollari per continuare a lavorare sul prototipo. Potrebbero volerci altri due anni per finire, ma il team dice di essere ottimista sul fatto che si possa fare e che funzionerà.
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