Un gruppo internazionale di ricercatori ha scoperto un nuovo esopieneta molto vicino alla nostra Terra. Si tratta di una di una super-Terra molto fredda di dimensioni 3 volte superiori a quelle della Terra. C’è un pianeta in orbita intorno a una delle stelle più vicine al Sole, la stella di Barnard. Questa nuova super-Terra si chiama Barnard’s Star b, ed orbita attorno alla stella Barnard Star, che si trova a soli 6 anni luce dalla Terra. Alla ricerca che ha portato alla scoperta ha preso parte anche l’Osservatorio Europeo Australe (ESO).
La stella di Barnard è la stella solitaria più vicina al Sole dato che Alfa Centauri, la più vicina in assoluto, consiste in realtà in un sistema di tre stelle. Proprio per la sua vicinanza al nostro Sistema Solare, i ricercatori hanno scelto la stella di Barnard per la ricerca di esopianeti. Questa stella è una nana rossa la cui massa, volume e luminosità sono molto inferiori a quelle del Sole, che è una nana gialla. Non visibile a occhio nudo,possiamo osservarla soltanto con l’uso di telescopi.
Il metodo usato dal gruppo di ricerca, guidato da Ignasi Ribas dell’Istituto di Studi Spaziali della Catalogna e dell’Istituto di Scienze Spaziali in Spagna, per individuare pianeti extrasolari, è quello della velocità radiale. Questo metodo consiste nel misurare le variazioni di distanza tra la stella e un punto di osservazione. Quando si rilevano eventuali cambiamenti nella sua velocità questo potrebbe indicare la presenza di un pianeta.
La velocità radiale della stella di Barnard è stata osservata per decenni con vari strumenti tra cui lo spettrometro Carmenes in Spagna, il telescopio Harps dell’Eso in Cile e lo spettrografo Harps-N installato sul Telescopio nazionale Galileo, alle Isole Canarie. I ricercatori hanno poi analizzato tutta questa immensa mole di dati. Come spiega Ribas, “Si tratta di uno dei più ampi campioni di dati mai utilizzati in studi per la misura precisa della velocità radiale. La combinazione di tutti i dati ha portato ad un totale di 771 misurazioni”.
L’analisi dei dati ha rivelato un segnale che si ripete periodicamente ogni 233 giorni. Questo potrebbe indicare la presenza di un pianeta con periodo di rivoluzione, intorno alla stella di Barnard, di 233 giorni. Secondo il dottor Ribas “Dopo un’analisi molto attenta, siamo sicuri al 99% che ci sia un pianeta, dato che si tratta dell’ipotesi che è maggiormente in accordo con le osservazioni”. In ogni caso è necessario raccogliere più dati per confermare questo risultato.
Questa nuova super-Terra è il secondo esopianeta più vicino al nostro, al primo posto vi è Proxima b, che orbita intorno Proxima Centauri, la nana rossa più vicina al Sole.
I pianeti come questo sono chiamati super-Terre perché hanno masse maggiori rispetto a quella della Terra ma più piccole rispetto ai giganti ghiacciati Urano e Nettuno.
Il pianeta si trova ad una distanza dalla tua stella da essere al confine con la zona in cui l’acqua potrebbe trovarsi solo congelata. La sua distanza dalla stella infatti lo pone in una condizione inospitale per la vita, con temperature che potrebbero essere attorno ai -150°C. Temperature che potrebbero in realtà essere più basse qualora si scoprisse che il pianeta ha un atmosfera supermassiccia, ma purtroppo la zona in cui si trova potrebbe indicare la mancanza di atmosfera.
Dunque è probabile che non troveremo la vita su questo pianeta, mo data la sua vicinanza sarà comunque ottimo per testare strumenti, come il Wide Field Infrared Survey Telescope della NASA, un osservatorio spaziale infrarosso, in corso di sviluppo, ideato per realizzare immagini dirette dei pianeti.
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