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Scoperti 3 nuovi tipi di spugna carnivora negli abissi

Pur conoscendo le peculiarità degli abissi, la spugna carnivora marina sembra ancora appartenere a un film di fantascienza. Eppure, i ricercatori hanno appena annunciato la scoperta di tre nuove specie al largo delle coste australiane. Scendendo a qualche centinaio di metri in profondità nell’oceano, si inizia ad avere la sensazione di trovarsi in un mondo completamente nuovo, popolato dalle più strane creature: da un bizzarro animale che somiglia a una stella marina incrociata con un polpo, a pesci divoratori di squali, a spugne mai viste prima.

 

Perché la spugna carnivora riveste un interesse così elevato

Secondo Merrick Ekins, direttore della collezione di invertebrati marini sessili del Queensland Museum, coinvolto nello studio, questo fenomeno dimostra l’estensione delle profondità sottomarine ancora da esplorare: queste particolari spugne sono uniche, nel senso che si trovano soltanto nella particolare regione del Great Australian Bight, scelta per l’esplorazione petrolifera in alto mare.

In genere, le spugne di mare si alimentano tramite un sistema di filtraggio multicellulare: i tessuti cavi che le compongono catturano l’acqua, da cui le cellule traggono ossigeno e cibo. Si tratta di creature piuttosto semplici, prive di sistema nervoso, digestivo o circolatorio, ma esistono in numerose specie da oltre 500 milioni di anni.

Tuttavia, le spugne carnivore sono diverse dalle altre. Alcune utilizzano ancora il sistema di scorrimento dell’acqua, mentre altre (come le tre specie appena scoperte) hanno perso del tutto questa capacità, e catturano piccoli crostacei e altre prede usando filamenti o ganci.

I ricercatori che hanno partecipato a questo studio, pubblicato sulla rivista Zootaxa, hanno scoperto tre nuove specie di spugne carnivore: Nullarbora heptaxia, Abyssocladia oxyasters e Lycopodina hystrix, oltre a una specie di spugna strettamente correlata non carnivora, Guitarra davidconryi. Tutte queste specie si trovano a profondità che variano da 163 a oltre 3000 metri.  I risultati dello studio sono promettenti e, con la maggior parte dei fondali oceanici ancora inesplorati, probabilmente vedremo molte altre specie di spugne carnivore e altre strane e meravigliose creature marine.

Ph. credits: Foto di Ekins et al., Zootaxa, 2020/SCIENCE ALERT

Gloria Fiorani

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