Gli astronomi hanno da poco fatto un rilevamento importante, un nuovo esopianeta potenzialmente abitabile e un stella attorno a cui orbita. Una coppia speciale e il motivo è presto detto. Entrambi assomigliano molto, sono quasi identici, alla Terra e al Sole. Ci sono molte specifiche che rendono questa coppia così affine alla nostra.
Per cominciare, la distanza tra di essi è perfetta, ma c’è da dire che il pianeta in sé è circa 1,9 volte più grande del nostro pianeta. Anche la stella è più grande del nostro sole, ma di poco, il 10%. Apparentemente il calore della superficie è di 5.200 gradi mentre il Sole è 5.500 gradi.
La distanza tra i due è abbastanza perché ci sia un clima simile al nostro, ma leggermente più freddo. La media della Terra è di 15 gradi Celsius mentre KOI-456.04, questo il nome dell’esopianeta, è di circa 5 gradi, perlomeno secondo le prime analisi del pianeta.
Molti degli esopianeti che gli astronomi scoprono hanno una particolarità, sono simili come dimensioni a Nettuno il quale è quattro volte la Terra. Una dimensione così grande stravolge alcune aspetti che potremmo definire fisiologici del pianeta. Per esempio, quando sono così grandi tendono ad accumulare troppo idrogeno nell’atmosfera e questo impedisce la formazione dell’acqua liquida.
Il sistema si trova a circa 3.000 anni luce da noi. È stato scoperto dal Telescopio Spaziale Hubble il quale è riuscito a far ottenere parecchie informazioni, ma non tutte. La prossima generazione di telescopi potrebbe aiutarci a scoprire molto di più.
Il morbo di Parkinson, così come quello di Alzheimer, è una patologia complessa che ancora non si comprende bene tanto…
Respirare è un gesto automatico, ma farlo consapevolmente può avere effetti straordinari sul nostro cervello. Negli ultimi anni, numerose ricerche…
Trascorri la maggior parte della giornata seduto davanti a uno schermo? Non sei solo. Circa l’80% della forza lavoro moderna…
Le nuove offerte tecnologiche di Amazon sono appena state lanciate. Che siate alla ricerca di uno smartphone o di un…
Un recente studio scientifico ha individuato nel liquido cerebrospinale una serie di biomarcatori che potrebbero rivoluzionare la diagnosi precoce della…
La domanda che affascina scienziati e sognatori da generazioni è sempre la stessa: perché non abbiamo ancora trovato prove della…