Dall’argillite di Burgess continuano ad essere scoperti nuovi fossili di specie sconosciute, e quest’ultimo ha delle caratteristiche davvero particolari. Si tratta infatti di un fossile che ha stimolato molto la fantasia dei suoi scopritori, che lo hanno associato al Millenium Falcon di Han Solo, uno dei protagonisti della famosa saga di Star Wars.
La scoperta e le caratteristiche del nuovo fossile sono state rese note in un articolo pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B. I resti sono stati rinvenuti tra le rocce del Kootenay National Park, nella Columbia Britannica.
Per la sua particolare forma, questo animale è stato chiamato Cambroraster falcatus, per la sua somiglianza con l’astronave spaziale Millennium Falcon. Si tratta di un animale abbastanza grande per la media degli animali presenti sulla Terra nella stessa era, ovvero il Cambriano.
Questo sito è una testimonianza della grande esplosione del periodo del Cambriano, in cui si è avuta una grande abbondanza di specie di tutti i phyla. Ed il C. falcatus appartiene a questa abbondanza. Si tratta del fossile di un radiodionte, un clade animale ormai estinto ma diffuso nel Cambriano che rappresenta il più antico antenato degli artropodi.
Il suo corpo poteva arrivare fino alla lunghezza di 30 cm, un gigante per quell’era, in cui gli animali non superavano la lunghezza di un mignolo. L’unico esemplare ancora più grande, era un suo lontano cugino, anch’esso appartenente si radiodionti, il predatore marino Anomalocaris, lungo anche fino ad un metro.
Il C. falcatus è caratterizzato da due chele o appendici nella parte frontale, che utilizzava probabilmente per scandagliare i fondali marini alla ricerca di prede. Da queste si prolungavano una serie di piccole propaggini rivolte in avanti e molto ravvicinate, in modo da predare anche organismi di minuscole dimensioni. Proprio per questa caratteristica la prima parte del nome, raster (rastrello in latino), dato che queste appendici somigliano molto ad un rastrello. Mentre falcatus è l’appellativo che gli è stato dato in onore del Millennium Falcon di Star Wars, dato che il grande mantello di questo animale gli assomiglia molto.
Il mantello presenta dei fori profondi per gli occhi, che sono rivolti in alto come la maggior parte dei limuli, ovvero gli odierni abitanti dei fondali. Come ha affermato Joe Moysiuk, dottorando dell’Università di Toronto che lavora al Royal Ontario Museum e autore principale dello studio, “questo rappresenta un notevole caso di convergenza evolutiva”.
Inoltre gli scienziati sono rimasti entusiasti dal grande numero di reperti attribuibili a questo fossile. L’abbondante ritrovamento ha permesso quindi di individuare parecchie caratteristiche di questo fossile che sembra un’astronave fantascientifica. Col proseguire degli studi, che sono ancora in corso, riusciremo quindi ad avere moltissime informazioni sulle caratteristiche morfologiche e sullo stile di vita del C. falcatus.
La menopausa è una fase naturale della vita di una donna, caratterizzata dalla cessazione del ciclo mestruale e da una…
Dopo aver ridisegnato la sezione delle GIF e degli sticker per renderla più funzionale, WhatsApp continua a migliorarla portando in…
Un nuovo capitolo dell'eterna lotta tra l'uomo e le uova, o perlomeno della lotta per capire se fanno bene o…
Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) ha portato enormi progressi nella medicina e, in particolare, nella chirurgia assistita da robot.…
Il senso dell'olfatto negli esseri umani è una delle capacità sensoriali più complesse e affascinanti. Sebbene il nostro sistema olfattivo…
L'esercizio fisico è noto per i suoi benefici sul sistema nervoso centrale (SNC) e periferico (SNP), supportando la crescita e…